L’inatteso e sorprendente esito delle Elezioni USA 2016, che ha visto il trionfo di The Donald, proprio non va giù a una parte dei cittadini americani che, fino a poche ore dall’esito definitivo, sono stati illusi da previsioni e sondaggi che vedevano in testa la democratica Clinton.

Cortei in tutti gli USA. Da Los Angeles a New York, da Chicago a Dallas e per le strade di Seattle, Portland, Oakland, San Francisco, Philadelphia, Austin e persino di fronte alla Casa Bianca, migliaia di cittadini delusi ma soprattutto arrabbiati hanno dato voce al proprio dissenso con gli slogan “Not my President” e “Hey Hey Ho Ho Donald Trump has to go”.

Il corteo più imponente ha sfilato nella città di New York dove i manifestanti, dopo essersi radunati a Union Square, hanno raggiunto la residenza del nuovo presidente degli Stati Uniti, la Trump Tower sulla Fifth Avenue. In tutto a Manhattan sono stati effettuati 30 arresti e per ore il traffico è rimasto paralizzato. A Portland e Oakland è stato necessario l’intervento della polizia per l’incendio di copertoni e cassonetti. A Los Angeles i contestatori hanno bloccato un’importante arteria stradale. Nel resto delle città le manifestazioni sono state più pacate e pacifiche.

Tensioni intorno alla residenza di Donald Trump. Per ora tutta l’area comprendente la residenza del neo eletto presidente degli Stati Uniti d'America, centro focale del turismo e dello shopping, rimane blindatissima.

L’intera zona, nella quale sono stati collocati camion anti-bomba colmi di sabbia e sulla quale sono stati vietati i voli, è presidiata da agenti in tenuta antisommossa incaricati, inoltre, di presidiare l'ingresso della residenza della famiglia Trump. Le forze dell'ordine temono futuri scontri tra i manifestanti anti-Trump e i sostenitori del neo eletto.

Intanto i media nazionali e non stanno dando molto spazio alle reazioni all'esito delle elezioni e alle proteste in corso anche nei campus universitari che, secondo gli osservatori, potrebbero prolungarsi più del previsto.