Sanguinoso attentato in Turchia, questa mattina c'è stata una forte esplosione vicino alla fermata dell'autobus dell'Università di Erciyes nella provincia di Kayseri.
Lo scoppio è avvenuto alle ore 8,45 locali come riferiscono i canali internazionali della BBC e di Al-Jazeera, un'automobile era parcheggiata nei pressi della fermata dei bus del grande complesso universitario turco con a bordo un attentatore Kamikaze che l'ha fatta detonare.
L'obiettivo dell'autobomba era indubbiamente un autobus che stava sopraggiungendo e che è stato distrutto quasi completamente dalla deflagrazione.
A bordo viaggiavano tantissimi militari in licenza premio ma anche diversi civili, 13 soldati sono morti e almeno 48 persone sono rimaste ferite secondo i primi comunicati stampa.
Per fortuna, essendo sabato, non vi era la moltitudine di studenti che frequenta la zona durante la settimana e c'era poco traffico automobilistico, altrimenti il bilancio delle vittime sarebbe certamente stato molto più alto.
Kayseri è una città della Cappadocia con oltre un milione di abitanti, situata proprio nel centro della Turchia, è un fiorente centro industriale e per adesso non era mai stata coinvolta dagli episodi di violenza terroristica che hanno segnato il paese in tutto il 2016.
Le notizie giunte in occidente sono ancora poche e frammentarie, in quanto il primo ministro turco Binali Yilidirim turco ha immediatamente imposto un temporaneo blackout ai media locali riguardo l'attentato.
La censura sugli attentati terroristi o presunti tali è la normale procedura adottata dal governo turco, con lo scopo di evitare panico e disordini tra la popolazione e facilitare il compito delle forze dell'ordine.
#BREAKING First video footage from the explosion scene in #Turkey's #Kayseri. Witnesses say it is a car bomb attack. pic.twitter.com/AqJKyvkXuL
— Mehmet Dikbayir (@dikbayir_en) 17 dicembre 2016
Attentato allo stadio di Istanbul
Il 10 dicembre in tarda sera vi furono due esplosioni nei pressi dello stadio di calcio di Istanbul, con ben 15 persone ferite e 44 morti.
L'attentato è stato rivendicato dai Tak, un gruppo di stremisti curdi che un tempo facevano parte del Pkk e che ora si fanno chiamare "i falconi della libertà".
Le similitudini tra i due episodi terroristici sono molteplici ma per ora non si hanno conferme nè dichiarazioni ufficiali che possano collegare i due sanguinosi attentati.