Si è aperta lunedì 19 dicembre la decima udienza del processo per il duplice omicidio di Teresa e Trifone, uno dei peggiori e gravi delitti degli ultimi anni, brutale, sicuramente compiuto per futili motivi e che ha spezzato la vita di due bellissimi e bravi ragazzi! Sentite le amiche di Rosaria Patrone, fidanzata di Giosuè Ruotolo finora unico indagato per aver ucciso i due ragazzi: emerge dai racconti la preoccupazione di lei per aver potuto influenzare Giosuè a commettere il duplice delitto, come fosse una quasi conferma della colpevolezza del ragazzo; sembra inoltre che tra i due sia lei la parte forte della coppia.
Rosaria e Giosuè avevano provveduto a creare insieme un profilo Facebook "Anonimo Anonimo" atto a minare la serenità di un'altra coppia di giovani come loro, attraverso il quale fornivano particolari su Trifone a Teresa. Il vero obiettivo dell'odio e del timore dei sospettati pare esser infatti proprio Trifone: primo per il fatto che potesse portare in casa altre donne (oltre Teresa) all'epoca in cui lui e Giosuè erano coinquilini ed il ragazzo ne potesse rimaner influenzato tradendo Rosaria; secondo il fatto che Teresa e Trifone avevano scoperto chi ci fosse dietro quel profilo e dunque potessero rovinare la carriera lavorativa di Giosuè, attraverso un'eventuale denuncia.
Tant'è che una volta scoperto chi ci fosse dietro questo misterioso ed anonimo profilo FB, la minaccia di denuncia da parte di Trifone e quindi il pericolo per Giosuè di incorrere in problemi con il proprio lavoro, potrebbe averlo indotto ad uccidere la fonte dei suoi problemi e gelosie forse anche ben condite da un (inconsapevole?) "influenza psicologica" esercitata su di lui da Rosaria.
In tutto ciò, anche se la mira principale del delitto sarebbe Trifone, anche la bella Teresa purtroppo doveva essere uccisa in quanto avrebbe sicuramente potuto portare con velocità e certezza alla risoluzione dell'eventuale singolo delitto del suo uomo. Colpisce il primo identikit diramato poco dopo che il delitto era avvenuto: guardando la foto in cui Ruotolo è al mare, sorprende la somiglianza dei tratti del suo viso con quelli del bozzetto pubblicato.
Altro fatto fondamentale di cui si parlò all'inizio, riguarda la presenza di una macchina in attesa la sera del delitto sul posto: magari si trovava lì ad aspettare l'assassino per una pronta fuga dopo il fatto: su quell'auto fu detto i primi tempi esser stata notata una figura alla guida dai lunghi capelli scuri, Rosaria Patrone?
La ragazza è dunque solo fonte di "ispirazione" e pressione psicologica per Giosuè, o proprio la sua complice diretta?
In ultimo si parlò anche di "pizzini", ovvero piccoli biglietti, tramite cui Rosaria comunicasse con le amiche stesse per evitare intercettazioni e magari si può ipotizzare desse anche indicazioni su eventuali futuri interrogatori. Altre volte venne anche spento il cellulare, per evitare di esser ascoltati in conversazioni chissà compromettenti... Intanto oggi è attesa una nuova udienza in aula.