Raffaele Marra, responsabile del dipartimento del personale del comune di Roma, è stato arrestato questa mattina dai carabinieri del nucleo investigativo di Roma con l'accusa di corruzione. Oltre a Marra è finito in manette anche l'imprenditore Sergio Scarpellini, anche lui con l'accusa di corruzione.

Marra e Scarpellini

Il fedelissimo braccio della sindaca Virginia Raggi avrebbe ricevuto due assegni firmati in calce dall'immobiliarista Sergio Scarpellini. Secondo gli inquirenti sarebbe proprio questa la prova che incastrerebbe Raffaele Marra. Quei soldi infatti, sarebbero serviti all'ex finanziere per l'acquisto di una casa Enasarco in via Prati Fiscali 258 a Roma.

La casa in questione sarebbe stata intestata a giugno 2013 alla moglie Chiara Perico. L'inchiesta è relativa quindi a fatti avvenuti nel 2013 quando Marra era dirigente nell'amministrazione Alemanno. L'ex finanziere, in cambio dell'enorme tangente, avrebbe agevolato le attività del costruttore Scarpellini. Con l'arrivo della sindaca Raggi, Raffaele Marra era stato nominato vice capo di Gabinetto passando quindi alla guida del dipartimento del personale del comune di Roma.

Intercettazioni e perquisizione

Dopo l'arresto di questa mattina, i militari hanno perquisito la stanza del dirigente. Le indagini che hanno portato all'arresto di Marra sono partite a giugno dell'anno scorso in seguito a delle intercettazioni telefoniche tra Marra e la segretaria di Scarpellini.

Durante la telefonata, Marra avrebbe detto "Sono a disposizione di Scarpellini". Secondo gli inquirenti, il braccio destro della Raggi avrebbe sfruttato la sua funzione nell'amministrazione Raggi.

La reazione della sindaca Raggi

"Voglio evidenziare che il Dott. Marra non è un esponente politico di questa giunta ma un dirigente dell'amministrazione da dieci anni - ha proseguito - faremo tutto quanto nelle nostre possibilità per fare luce, collaborando pienamente con la magistratura". Così ha commentato la sindaca Raggi dopo l'arresto di Raffaele Marra.