Aveva appena festeggiato 111 anni ma oggi 14 gennaio dopo aver superato l'ennesimo traguardo, Zhou Youguang è morto. L'uomo è passato alla storia per aver inventato il pinyin, sistema di caratteri che è oggi alla base dello studio della lingua su tastiera. Se i giovani chattano è grazie a lui ed anche chi studia il cinese lo deve ringraziare visto che è stato sempre lui con il suo pinyin a rendere possibile anche la più piccola incolonnatura di vocaboli cinesi. Ma lo stesso non si è quasi mai preso merito di ciò che ha fatto negli anni ritenendolo parte vitale della propria esistenza.

Chi era e cosa fece questo ultracentenario?

Era nato nel 1906, nel corso della sua vita fu un ottimo banchiere della Xinhua Trust & Savings Bank molto conosciuta in Cina. Fu residente per molti anni a New York dove si trovavano gli uffici della manca anche se nel 1949 ritornò nella sua amata Cina. Il suo ritorno aveva come fine quello di svolgere la sua attività sia per sostenersi ma principalmente per dare un senso all'esistenza di molti suoi concittadini che in quel periodo del comunismo avevo perso la propria autostima.

Cosi l'idea di battersi per dare alla Cina un alfabeto. La scrittura hai tempi era stata concepita come strumento per idee di entità statale, per dare alla lingua il significato di strumento e garanzia di una somiglianza nazionale, di un'unità nazionale che però doveva essere colta da tutti in modo facile e veloce.

Cosi venne affidato a Zhou Youguang ed i suoi colleghi di lavoro il compito di concepire un alfabeto con cui si trascrivesse la fonetica che servisse quindi come metodo aggiuntivo di apprendimento.

Zhou amava la scrittura e scrisse perfino un libro The Subject of the Alphabet, che fu anche la premessa per l'affidamento dell'incarico sopra descritto.

Non c'era miglior soggetto di lui per riuscire a portare a termine l'incarico affidatogli. Youguang s'impegnò notte e giorno, non per il fine di guadagnarci (il suo stipendio fu anche diminuito) ma per una sua vera e propria passione.

Cosi grazie a lui ed al suo gruppo di aiutanti nel giro di poco tempo venne fuori il pinyin che letteralmente significa "trascrizione dei suoni".

Appena l’alfabeto fu pronto, il governo lo adottò in tutte le scuole. Ad oggi quindi il risultato della scolarizzazione si deve proprio all'introduzione del pinyin che ha fatto calare il tasso di analfabetismo dall'80 al 10 per cento. La memoria di Zhou continuerà a essere ricordata di anno in anno, giorno in giorno da chiunque abbia a che fare con la lingua cinese.