Notizia di poche ore fa che dopo il rogo di Sesto Fiorentino(dove era morto uomo di 35 anni durante nell’incendio di un capannone a Sesto Fiorentino, vicino Firenze dove condivideva l'abitazione con altre 10 persone) che alcuni migranti possibili amici dell'uomo ucciso tentano di entrare in prefettura a Firenze. Dopo qualche breve scontro la Polizia ferma l'ingresso. La richiesta da parte di molti è quella di avere una sepoltura dignitosa per il ragazzo morto nel rogo del capannone che ha tenuto banco in questi due giorni. Il ragazzo ucciso aveva origini somale ed è stato trovato in tarda serata probabilmente morto a causa del fumo prodotto dall'incendio.

Il resto dei compagni pare essere riuscito a scappare ma nonostante il pronto intervento del 118 non c'è stato niente da fare per l'uomo. Fra gli altri non sembrano esserci stati feriti. Adesso è però giallo sulla sepoltura dello stesso visto che il Comune non vuole sentirne mentre i compagni migranti non hanno soldi per la stessa sepoltura.

La protesta dei migranti a Firenze

Cosi i manifestanti vanno ad oltranza nelle proteste finché il comune di Firenze o quello di Sesto non trovino una sistemazione dignitosa all'uomo. Inoltre si chiede anche che tutte quelle persone che erano nel capannone con lui da adesso in poi debbano trovare una fissa dimora cosi da eliminare eventuali rischi di morte in futuro.

Stampati numerosi volantini di protesta diffusi per tutta Firenze e limitrofi che hanno creato un'agitazione generale. Le accuse al Sindaco e a tutta la classe direttiva sono pesanti e i diretti interessati no intendono calare la turbolenza arrecata. Cosi davanti alla prefettura poche ore fa la protesta si è manifestate in una lotta che ha visto uscire contusi due uomini (anche se in precedenza si era diffusa la voce di un solo uomo).

Non sappiamo ancora se ci sono state reazioni da parte della giunta comunale di Firenze ma si ha la netta sensazione che se nessuno scenderà a patti con i protestanti questi continueranno la loro lotta per le vie del paese arrecando numerosi danni.