Tre etti di cocaina e 23 mila euro. Questo é il bottino che i Carabinieri hanno recuperato la scorsa notte a Cagliari nel corso delle perquisizioni effettuate nelle abitazioni dei due fratelli Feboli, Nicola e Simone, e dell’amico Nicola Desogus. Non si vedevano nella piazza degli spacciatori, i loro erano clienti di alto rango del capoluogo sardo. Le loro vite apparentemente tranquille. Non abbastanza per il Nucleo investigativo di Cagliari, che ieri in tarda serata hanno arrestato per detenzione di sostanze stupefacenti, presumibilmente ai fini di spaccio, tre uomini.

Denunciato a piede libero un quarto complice.

Dalle indagini all'arresto

Le indagini dei Carabinieri non sono state semplici. Ci sono voluti ben sei mesi per essere certi dei passi da fare: gli investigatori dell’Arma, infatti, ci hanno lavorato su dai primi di giugno a fine novembre del 2016. Dalle informazioni acquisite la Procura ha emanato un provvedimento di esecuzione di misure cautelari, che ha portato all’arresto di Nicola Feboli e Nicola Desogus. Diverso per Simone Feboli, arrestato perché colto in flagranza di reato nel corso delle operazioni che hanno portato ai primi due arresti.

Coca e contanti

Le perquisizioni effettuate hanno portato al rinvenimento da parte dei militari dell’arma di oltre 300 gr di cocaina con annessi 50 gr di sostanza da taglio, tre bilancini di alta precisione, una pressa in metallo e diversi oggetti atti al confezionamento.

Presumibilmente il resto dei ritrovamenti deriva dalle loro attività di spaccio: 9 cellulari per gestire le comunicazioni, due autovetture che, secondo la polizia, sarebbero state usate per lo spostamento e la vendita.

23 mila euro in banconote di piccolo taglio e un libretto postale: un saldo troppo positivo per un disoccupato quando si parla di 50 mila euro.

Il tutto accompagnato, come da un buon commercialista, dalle “documentazioni” attestanti conti, clienti e forniture. Fascicolo alla mano é stata disposta l’incarcerazione presso il carcere di Uta, dopo aver espletato le consuete formalità di rito.