La Fondazione Italiana del Rene, in collaborazione con la Società Italiana di Nefrologia, celebrano il 9 Marzo la Giornata Mondiale del Rene. L’iniziativa promossa tende a sensibilizzare ed informare al fine di prevenire le varie problematiche renali. Quest’anno il tema principale è l’obesità, forte fattore di rischio per nefropatia quali diabete e ipertensione. La fondazione sottolinea come questo fattore possa essere facilmente modificato con uno stile di vita sano ed equilibrato, coadiuvato da una corretta alimentazione. L’italia conta 10 milioni di obesi, un numero decisamente alto, alla quale si sommano 15 milioni di ipertesi e ben 5 milioni di diabetici.

Ponendo la questione in termini di percentuale, si parla del 9% della popolazione: ammonta a tanto il calcolo statistico della popolazione afflitta da disfunzioni renali. Solo nell’ultimo ventennio si registra un aumento del 170% dei pazienti costretti a seguire cicli di dialisi, e quest’anno saranno circa due milioni e mezzo i pazienti in dialisi cronica, di cui più di 50 mila solo in Italia. I soli trattamenti di dialisi assorbono il 3% della spesa sanitaria nazionale, con un forte peso sociale su pazienti e famiglie.

Sardegna in dialisi

Le malattie di carattere renale la fanno da padrone in terra sarda, dove viene registrato un altissimo tasso di popolazione seguita in dialisi cronica. In particolar modo, secondo i dati rilasciati dall’azienda sanitaria locale isolana, la Sardegna ha un alto tasso di diabetici e un esponenziale numero di persone costretti a ricorrere alla dialisi.

Attualmente in Sardegna il numero dei diabetici (diabete Mellito) di entrambe le tipologie è di oltre 50.000 persone. Se a questi si aggiunge il cosiddetto diabete ignoto si raggiunge il numero pari a oltre 80.000 persone interessate, approssimando la cifra per difetto. Significa quindi altrettanti nuclei familiari, circa 300 mila persone, quasi il 20 per cento della popolazione sarda, che hanno problemi legati alla gestione della malattia diabetica.

In effetti il diabete mellito è da ritenersi una vera e propria emergenza sociosanitaria, non solo in Sardegna ma in tutto il mondo, ma nello specifico il fattore obesità non è quello che incide nel momento in cui si parla del diabete di tipo 1. Diversamente il diabete mellito di tipo 2, anch’esso diffuso a macchia d’olio nell’isola, dipende dall’incuria nella gestione del rapporto con il cibo e conseguente malfunzionamento renale.

E' da sottolineare che il diabete mellito di tipo 2, comunemente conosciuto come diabete dell'adulto, è in costante e drammatica crescita per vari motivi: tra i principali, gli inadeguati modelli di vita, una scorretta e squilibrata alimentazione unitamente a una scarsa o totalmente assente attività fisica.

Screening in piazza

Tante le piazze che, grazie ai comuni aderenti all’iniziativa, offriranno un controllo gratuito per chiunque voglia assicurarsi di avere i reni a pieno ritmo. La città di Sassari ha per quest’anno presentato lo slogan “Malattie renali e obesità: un sano stile di vita per dei reni in buona Salute”, con l’evento organizzato dalla struttura complessa di nefrologia dialisi e trapianto del Santissima Annunziata dell’Aou.

Anche quest’anno l’evento nella città si svolgerà, come da tradizione, in Piazza d’Italia. Lo screening offerto, completamente gratuito, prevede la raccolta dell’anamnesi, il controllo della pressione arteriosa, controllo del peso corporeo ed un esame delle urine: in questo modo è possibile identificare alcuni fattori di rischio molto comuni nella popolazione quali l’ipertensione arteriosa, il diabete, la calcolosi, le infezioni delle vie urinarie e l’obesità. Ulteriori informazioni possono essere ricavate dal sito aned-onlus, dominio dell’organizzazione dove trovare le piazze e visualizzare le locandine dell’iniziativa.