La legalizzazione della cannabis è un tema approdato in parlamento nel luglio 2015, grazie a un gruppo di parlamentari di diversi partiti politici, spinti dal desiderio di far approvare una legge che ne regolasse l'utilizzo. Il promotore dell'emendamento, il sottosegretario agli Affari Esteri Benedetto Della Vedova, sembrava riuscito a risvegliare le coscienze di molti colleghi unitisi allo scopo. Chi si aspettava una svolta è rimasto deluso per il rinvio 'organizzato' a settembre 2016, grazie ai 2000 emendamenti che l'hanno 'spinto' sul fondo di un cassetto.

Oggi il dibattito si riapre, forse anche a causa della morte del giovane sedicenne ligure, scoperto dalle autorità con 10 grammi di cannabis, in seguito alla denuncia della madre e gettatosi dal balcone per la vergogna. Il tema è vario e apre infinite porte alla discussione mettendo in primo piano i seguenti argomenti: l'illegalità di chi ne viene trovato in possesso; i guadagni delle mafie sovvenzionate dallo spaccio; l'aumento del mercato illegale; il migliaio di posti di Lavoro che porterebbe la sua legalizzazione.

Posti di lavoro legalizzando la cannabis

L'argomento lavoro non è mai stato in vista come in questi ultimi anni e se ne parla sempre di più per via della disoccupazione che sta raggiungendo numeri elevati.

La legalizzazione della cannabis, che si sta tentando di ottenere grazie all'emendamento parlamentare portato avanti da Benedetto Della Vedova, potrebbe dare una svolta al problema della disoccupazione permettendo l'assunzione di migliaia di lavoratori. Come esempio evidenziamo un report attuato dal New Frontier statunitense; i dati dell'agenzia Bureau of Labor Statistics e le statistiche dell'imprenditore Michael Bloomberg (fondatore della multinazionale operativa nei mass media).

Il primo affermerebbe che entro tre anni, grazie allo 'spaccio' legalizzato, i posti di lavoro aumenteranno di 250mila unità; il secondo darebbe invece in numero superiore l'aumento di occupazione dovuto alla liberalizzazione della cannabis, rispetto al numero di lavoratori del settore manifatturiero; Bloomberg afferma che grazie ad essa si avrà, entro il 2026, un incremento utile di cinquanta miliardi di dollari.

Vendite cannabis, Canada e States

Sia in Canada sia negli States, nel 2016 è stato confermato l'incremento della vendita di cannabis legale, arrivata a toccare il 30% e sommando un valore attivo di quasi sette miliardi di dollari. Queste cifre confermerebbero che l'utilizzo costante di cannabis, entro il 2020, unendo il consumo terapeutico con quello ricreativo, porterà un introito complessivo di circa 24 miliardi di dollari; e in Europa? Nei Paesi della Comunità europea non è stato ancora legalizzato il consumo di questo cannabinoide, anche se, Portogallo, Spagna, Olanda e Germania, hanno decretato il 'consenso' al possesso di una piccola dose a uso esclusivamente personale e il consumo nei bar o specifici locali.

L'Italia, la Francia e altri Paesi sono ancora distanti da questo, però hanno acceso i riflettori sulla sua futura legalizzazione e alcune città ne hanno concesso la vendita alle farmacie, solo per l'utilizzo a scopo terapeutico. Come andrà a finire? In attesa di saperlo, resta aggiornato premendo il tasto 'segui' in cima a questa pagina.