L’auto sembrava impazzita. È andata dritta. Poi ha buttato giù un cartello stradale ed è andata a cozzare contro degli alberi di eucaliptus, per poi fermarsi poco più avanti, dopo aver perso il motore. Mattia Falchi, 34 anni, originario di Solarussa (Oristano) è morto praticamente sul colpo questa mattina poco dopo le 5.30, rimanendo incastrato tra le lamiere fumanti dell’auto. La giovane che viaggiava con lui, Onorina Pinna, 27 anni, di Macomer, è stata ricoverata in condizioni gravissime al Pronto Soccorso dell’ospedale civile “San Martino” di Oristano: i medici non hanno ancora sciolto la prognosi.
Sul luogo del tragico incidente sono intervenuti i Vigili del fuoco che per primi hanno soccorso il giovane: i pompieri hanno dovuto faticare per estrarre il corpo ormai senza vita di Mattia Falchi. I medici del 118 – intervenuti a bordo di un’ambulanza medicalizzata – non hanno potuto che constatarne il decesso. I rilievi sono stati effettuati dai Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Oristano, che avranno il delicato compito di ricostruire cosa sia accaduto questa mattina poco dopo le cinque e trenta sulla strada che conduce al pontile di Torregrande, a pochi chilometri da Oristano.
Un volo mortale
Erano da poco passate le 5.30 di oggi, sabato 25 febbraio, quando – secondo quanto ricostruito dai militari del Nucleo Radiomobile – nelle vicinanze del depuratore di Torregrande, è accaduto il terribile incidente che è costato la vita al giovane di Solarussa.
Da quanto accertato l’auto, una potente Bmw, avrebbe urtato un cartello stradale – per motivi ancora da stabilire – e sarebbe andata a finire contro una fila di alberi di eucaliptus per poi terminare la sua corsa in una sorta di pineta. Nel violento urto la Bmw ha perso il motore, imprigionando tra le lamiere il povero giovane di Solarussa.
La sua fidanzata – che viaggiava nel sedile accanto – è in gravi condizioni ma secondo i medici non sarebbe in pericolo di vita.
Una famiglia di lavoratori
Il giovane era molto conosciuto a Solarussa, dove vive il papà Elio e la mamma, Sofia Piras che hanno anche altrui due figli, Danilo e Cristian che però studiano fuori dalla Sardegna.
La notizia della morte di Mattia ha scosso tutta la comunità e il parroco di Solarussa, don Fabio Ladu, ha fatto suonare le campane a lutto in segno di cordoglio. Il giovane – per tanto tempo – aveva lavorato in una ditta all’interno del porto di Oristano.