I tassisti continuano nella loro manifestazione di protesta contro Uber anche nella città di Milano. Dopo l'emendamento varato dal Governo sulla concorrenza legata alle App ed ai servizi interattivi sul web, la situazione sta degenerando. Sono tantissimi i casi in cui la protesta e lo sciopero dei Taxi si sono trasformati in tafferugli e scontri, durante i quali la polizia è dovuta intervenire per sedare gli animi. Il fatto più eclatante si è verificato lunedì 20, quando un autista Uber ha estratto una pistola contro i tassisti (fortunatamente era solo un giocattolo).
Sono già passati 6 giorni da quando la protesta è cominciata, e attualmente non accenna a terminare, causando gravi disagi per cittadini e turisti.
Pugni ai clienti e uova contro un autista Uber
Naturalmente, più le proteste vanno avanti e più la situazione diventa critica. Nella giornata di lunedì si sono verificati molti problemi denunciati alle autorità. Tra i più rilevanti sono stati segnalati lanci di uova contro gli autisti Uber, che si sono ritrovati con le vetture completamente imbrattate. Anche dei turisti sono stati malmenati da un tassista e un collega che si sono rifiutati più volte di farli salire a bordo, fino a quando gli animi non si sono surriscaldati e l'autista ha dato un pugno su una spalla di uno dei clienti.
Continuano le proteste dei tassisti al Comune di Milano
Il fulcro della manifestazione di protesta è nei pressi del Comune di Milano. Quest'ultimo, infatti, detiene la proprietà delle licenze dei taxi e, per questo motivo, è stato scelto come presidio delle rimostranze da parte di 800 autisti. Attualmente si parla di uno sciopero ad oltranza, che non terminerà fino a quando il governo non rivedrà l'emendamento che penalizza questa categoria di lavoratori.
I manifestanti hanno giurato che sono pronti a rinunciare ai loro guadagni per difendere i propri diritti, e le licenze comprate a caro prezzo. I vigili, a loro volta, invitano alla calma, per non trasformare un corteo pacifico in una guerriglia urbana.