Tragedia questa notte a Palermo dove un uomo senza fissa dimora è stato letteralmente dato alle fiamme da un soggetto non ancora identificato ma con il quale il senza tetto avrebbe potuto avere qualche diverbio nelle ore antecedenti il fatto.

Una vera esecuzione, spietata: l'immagine dell' assassino è stato catturato da una telecamera che ha filmato tutte le agghiaccianti fasi dell'esecuzione: il responsabile appare in modo evidente con in mano una tanica piena di liquido infiammabile. E' visibile, ma solo di spalle, mentre si avvicina al corpo del clochard e lo cosparge di liquido, prima di estrarre un accendino ed appiccare il fuoco.

Poi la fuga. Da alcuni fotogrammi sembra che l'assassino abbia versato probabilmente benzina anche sul capo del malcapitato. Le urla del povero uomo avvolto dalle fiamme hanno destato i vicini ma i soccorsi intervenuti prontamente nulla hanno potuto fare per lui,deceduto poco dopo. I muri ed il soffitto della mensa dei poveri, nella via Cappuccini di Palermo dove vi è consumato il terribile fatto, sono state trovate annerite da fiamme alte: il che ha fornito agli inquirenti la certezza che non si sia trattato di un incidente ma di un fatto doloso.

La barbarie

Addolorato padre Spatola, a cui il senza tetto aveva chiesto il permesso di poter trascorrere la notte sotto il porticato della missione San Francesco, confortato dal fatto che durante la notte vengono chiusi i cancelli e sentendosi quindi al sicuro.

Al sicuro ma non troppo dato che, come ha detto lo stesso padre Spatola, il muretto è facilmente scavalcabile. E così è avvenuto. Pare però che anche il responsabile dell'atroce morte di Marcello Cimino ( questo il nome del clochard 45 enne rimasto vittima del gesto) possa aver riportato delle ustioni, dato che il fuoco gli avrebbe bruciato i pantaloni.

Naturalmente sull'atroce fatto stanno indagando gli inquirenti, ed intanto il sindaco di Palermo - Leoluca Orlando - si è detto costernato da quanto accaduto che ha giudicato come un vero e proprio atto di barbarie, ma anche fiducioso del fatto che il malfattore venga al più presto consegnato alla giustizia. Per il povero Marcello Cimino è stata disposta l'autopsia mentre le indagini sono coordinate dal PM Maria Forti.