Sono oltre 10000 i filmati realizzati durante le esplosioni, ma il Lawrence Livermore National Laboratory ne ha pubblicati una piccola parte. Sul web ormai girano foto e video delle detonazioni che da sempre hanno spaventato le generazioni non solo per la loro incredibile potenza in grado di spazzare via uno stato intero, ma anche per i danni a lungo termine che le radiazioni comportano.

La motivazione della desecretazione non è stata solo per una mera attività archivistica. Le pellicole, come ha spiegato il fisico Greg Spriggs, rischiavano di decomporsi e deteriorarsi mentre possono essere di grande aiuto oggi non solo per studiare e sviluppare gli arsenali nucleari statunitensi, ma soprattutto demotivare gli stati ad utilizzarli vista la devastazione che creano.

Ad oggi, le autorità hanno autorizzato la pubblicazione di soli 65 test nucleari, analizzati, digitalizzati e riletti ottenendo dei dati importanti che all'epoca non era stato possibile ottenere, come le dimensioni del fungo che si espande nell'atmosfera e la potenza esplosiva e dell'onda d'urto degli ordigni fatti esplodere in superficie.

La notizia è stata riportata da Fox News e Spriggs stesso ha affermato: "se mostriamo la forza di queste armi e la devastazione che possono creare, allora in molti potrebbero essere riluttanti a usarle".

Tutto ciò potrebbe essere un monito anche per il presidente Trump che ha annunciato un rafforzamento dell'arsenale nucleare statunitense, infondendo una preoccupazione sulla reciproca distruzione totale durante una possibile nuova "guerra fredda".

L'impegno di Greg Spriggs, un cittadino statunitente in primis e un fisico nucleare poi, ha determinato una presa di coscienza sull'importanza e la pericolosità degli armamenti nucleari, sempre più temibili e rischiosi per il mondo intero.

Gli esperimenti condotti tra il 1942 e il 1965 e i video sono pubblicati sul canale YouTube ufficiale di LLNL nella speranza di sensibilizzare non solo i cittadini ma anche i governi a non usare armi di distruzione di massa così nocivo per gli anni a venire.

Esiste una buona possibilità infatti, che i cambiamenti climatici, le nuove patologie e le malformazioni anatomiche e genetiche siano dovute alla presenza di radiazioni nocive per il nostro organismo, che evidentemente dal 1945 ad oggi non hanno mai smesso di danneggiarci e continueranno a farlo anche per le generazioni future.