Un'indagine archiviata dal Gup nel 2016, in quanto il Pubblico Ministero non aveva rilevato ulteriori elementi a carico che giustificassero il prosieguo, è stata riaperta in seguito ad alcune segnalazioni da parte di alcuni compagni di lavoro di un'infermiera della Asl di Treviso, addetta al servizio di vaccinazione, che avevano notato che i bambini vaccinati dalla collega, anche se molto piccoli, non piangevano mai. È stato quindi accertato che l'assistente sanitaria non eseguiva affatto la vaccinazione ma gettava via le dosi. Di conseguenza la ASL ha aperto un procedimento disciplinare nei confronti dell'infermiera, che nel frattempo è stata trasferita in un'altra struttura.

Mentre, come riferisce anche Repubblica, la Procura di Treviso sta valutando l'ipotesi di riaprire l'indagine a carico della operatrice sanitaria.

Intanto la ASL di Treviso richiama urgentemente i pazienti

Dalle prime ricostruzioni eseguite all'interno della Asl, sembrerebbe che l'infermiera si sia occupata di vaccinazioni solo per tre mesi. Di conseguenza, i dirigenti sanitari stimano che le false immunizzazioni riguardino circa 500 persone. La ASL si è subito attivata per mettersi in contatto con tutti i potenziali pazienti non vaccinati nel periodo individuato, per poter completare la profilassi. I giorni individuati per poter eseguire questa operazione sono dal 24 al 28 Aprile e dal 2 al 6 maggio.

Le conseguenze sociali ed economiche delle mancate vaccinazioni

Il caso di questa infermiera è paradigmatico a causa dell'influenza che ha avuto su molti, anche addetti ai lavori, la diatriba in atto sui pro e contro delle vaccinazioni preventive. E questa querelle sta rischiando di danneggiare non solo i nostri rapporti sociali interni ed esterni a causa del possibile contagio; ma anche alcuni settori economici primari per il nostro paese, come il turismo.

Ieri infatti i centri per il Controllo e la Prevenzione delle malattie di Atlanta negli Stati Uniti, hanno diramato un avviso a tutti i cittadini americani che sono in procinto di venire nel nostro paese. Sono invitati a prendere precauzioni e vaccinarsi preventivamente oltre che lavarsi spesso le mani. Infatti, è comprovato che a causa delle mancate immunizzazioni, abbiamo avuto una triplicazione dei casi di morbillo.

È vero che il livello di precauzione indicato, misurato mediante una scala cromatica, è il verde, il più basso. Ma i Cdc consigliano di evitare i contatti con persone che potrebbero essere malate.

I casi segnalati solo fino al 9 aprile, 1473 in totale, sono più di tre volte quelli di tutto l'anno scorso e la copertura vaccinale è molto più bassa del 95% richiesto dal Ministero, per poter sradicare la malattia e bloccare il contagio. Anche l'Oms ha messo in guardia a Marzo contro una recrudescenza dei casi di morbillo nel mondo, specialmente nei paesi europei dove la copertura vaccinale non arriva al 95%. Forse è il caso di rivedere le nostre convinzioni sulle vaccinazioni preventive.