Dopo l’inaspettato attacco del presidente degli Stati Uniti Donald Trump verso la Siria, gli equilibri tra le potenze mondiali sono diventati davvero precari. Per quanto l’attacco chimico in Siria sia stato atroce mietendo vittime soprattutto tra i bambini, gli Stati Uniti hanno fatto una mossa poco intelligente, creando forti attriti con la Russia. Ma il pericolo numero uno in questo momento è la Corea del Nord. Pionyang aveva quasi immediatamente minacciato Trump di un possibile attacco nucleare dopo l’avvicinamento di navi della marina statunitense a largo della penisola coreana, minacce che a quanto pare la Corea vuole trasformare in fatti.

Alcune fonti del governo degli Stati Uniti hanno infatti segnalato che all’interno di un tunnel sarebbe pronta la detonazione nucleare che si realizzerà il 15 aprile, stando a quanto segnalato da Steve Herman sul suo account twitter. Probabilmente il test nucleare definitivo.

La corea si prepara alla detonazione

La data non sarebbe scelta a caso. In Corea del Nord, il 15 aprile è il Giorno del Sole, giorno in cui si festeggia l’anniversario del fondatore Kim Il-sung. Da alcune foto satellitari è stato possibile osservare intensa attività nell’area principale proprio sopra il tunnel. Inoltre, la scorsa settimana Pionyang avrebbe fatto alcuni test lanciando un missile a 60 chilometri di distanza verso il mare del Giappone.

L’ex assistente di George W. Bush, Dennis Wilder, ha annunciato che da tempo i nordcoreani stanno lavorando ad un missile nucleare, in grado di raggiungere gli Stati Uniti: “Tale mossa sarebbe disastrosa, un’arma del genere (10.000 kilotoni circa) potrebbe sterminare oltre 100.000 persone”. Che la Corea sia intenzionata ad effettuare il test nucleare, sembra oramai essere un dato di fatto; la cosa che tutti si chiedono è cosa ha intenzione di fare Pionyang successivamente.

Secondo le stime dell'Istituto per la Scienza e la Sicurezza Internazionale, la Corea del Nord era in possesso di 10-16 armi nucleari nel 2014, alle quali sono state aggiunte altre 6 alla fine del 2016.

Un momento estremamente delicato, che potrebbe portare ad un pesante conflitto in caso che l’attacco nucleare fosse portato a termine, oltre che ingenti perdite umane e danni irreparabili per tutto il Pianeta.

Si sta combattendo per possedere cose che in realtà non appartengono a nessuno e che prima o poi, in un modo o nell’altro, dovremo restituire.