Come al solito, mentre il popolo subisce inerme le conseguenze degli attacchi militari, i potenti si riuniscono intorno ad un tavolo per pianificare e decidere. È quello che è successo ieri e oggi al G7 di Lucca, dove si sono riuniti i ministri degli Affari Esteri dei 7 Paesi facenti parte del G7 (Francia, Germania, Italia, Giappone, Regno Unito, Stati Uniti e Canada) e, in modo straordinario, anche i ministri di Turchia, Emirati Arabi, Arabia Saudita, Giordania e Qatar. L’ordine del giorno del'incontro è stato sconvolto dai recenti avvenimenti accaduti in Siria e si è reso necessario spostare l’attenzione proprio sulla soluzione da adottare nei territori colpiti, coinvolgendo anche i ministri di altri Paesi interessati.

Ma nessun accordo è stato raggiunto riguardo le sanzioni da comminare a seguito degli attacchi avvenuti in Siria. Unico punto concorde, riferisce il Ministro degli Esteri italiano, Angelino Alfano, è che la soluzione del conflitto deve essere un processo politico che coinvolga maggiormente la Russia, per evitare ulteriori scontri militari. Secondo Rex Wayne Tillerson, Segretario di Stato degli USA, bisogna escludere totalmente la possibilità di un coinvolgimento della Siria di Assad, mentre Jean-Marc Ayrault, Ministro degli Esteri francese, ancora più risoluto, asserisce che "è impossibile trovare un accordo con Assad al potere". Insomma, il summit a Lucca sembra essersi concluso in un nulla di fatto, ma Alfano chiarisce che il G7 ovviamente "non è una sede deliberante".

Scontri con la polizia e mancato accordo anche a Roma

Il G7 è stato ancora una volta teatro di scontri tra la polizia e circa 200 attivisti che ieri, intorno alle ore 18, hanno provato a varcare le mura della città, per raggiungere il Palazzo Ducale dove erano riuniti i ministri degli Affari Esteri. Lo scontro è avvenuto in maniera piuttosto violenta, fra i manganelli delle Forze dell’Ordine e le reti metalliche di cui erano muniti i manifestanti dei centri sociali che protestavano contro il G7.

Sembrano esservi feriti sia fra gli Agenti di Polizia che fra gli attivisti che, però, per non essere identificati, hanno preferito non farsi portare in ospedale. Il quadro, poco confortante, del G7 di Lucca, tra scontri e mancati accordi, era stato, tra l’altro, preceduto da un altro mancato accordo al G7 di Roma, conclusosi nella giornata di ieri.

Anche il summit sull’Energia, infatti, si è concluso con un nulla di fatto dovuto alla mancata dichiarazione congiunta sui cambiamenti climatici, come ha dichiarato il Ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda, che ha presieduto l’incontro. La causa è stato il “no” degli Stati Uniti che stanno mutando posizione riguardo la lotta al cambiamento climatico e all’accordo di Parigi (primo accordo universale e giuridicamente vincolante sul clima mondiale, ndr). Il cambiamento di rotta degli USA non stupisce, considerata la posizione di Trump riguardo l'ambiente, spesso manifestata durante la sua campagna elettorale, ma di certo il passo indietro della potenza americana non è stato bene accolto dall’Europa. Adesso bisognerà attendere le successive evoluzioni della vicenda.