Mercoledì pomeriggio 26 aprile 2017 sulla bellissima e incantevole scogliera a picco sul mare di Macari, una piccola borgata marinara del comune trapanese di San Vito Lo Capo, è accaduta una tremenda tragedia. Un turista settantatreenne, Francesco Arena, nato ad Alcamo in provincia di Trapani ma residente da diversi anni a Caponago, in provincia di Monza-Brianza, è deceduto schiacciato dal suo caravan sugli scogli, davanti agli occhi attoniti della consorte.
La dinamica dell'incidente
Il signor Francesco con il suo Camper, provenendo dalla località balneare di San Vito Lo Capo ha deciso di fermarsi sulla meravigliosa scogliera di Macari, vicino all'area di parcheggio di 'El Bahira', uno dei paesaggi più belli di tutto il territorio della Sicilia occidentale per godersi il panorama.
Ma forse a causa di una disattenzione ha lasciato il veicolo senza marcia e con il freno a mano abbassato. Purtroppo, quando il caravan ha iniziato a prendere una velocità sostenuta in direzione mare, i due coniugi si trovavano all'interno del mezzo. L'uomo, ha pensato immediatamente all'incolumità della moglie, infatti ha spinto quest'ultima al di fuori del camper, poi ha cercato in tutti i modi di mettersi alla guida del mezzo. Il turista ha fatto di tutto per tirare il freno a mano, ma sfortunatamente prima è stato travolto da una ruota e poi trascinato sui massi rocciosi dove è stato schiacciato dal caravan.
I soccorsi e le indagini
Il camper successivamente è scivolato verso il mare con l'uomo all'interno.
Immediatamente, sul luogo del terribile incidente sono arrivati i carabinieri della stazione locale, una squadra dei vigili del fuoco e i sanitari del 118. Ma sfortunatamente per il signor Francesco Arena non c'è stato nulla da fare, quest'ultimo è morto sul colpo. Mentre la moglie non ha riportato nessuna ferita ma naturalmente è rimasta sotto choc per la tragedia che è accaduta.
Ora le indagini sono state affidate dai carabinieri della compagnia di San Vito Lo Capo in collaborazione con quella di Alcamo e con la Capitaneria di porto. Il Pubblico Ministero della Procura di Trapani Andrea Tarondo ha deciso di far sequestrare la zona e di restituire la salma ai suoi familiari.
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