Torna al centro dell'attenzione la questione ponti, ricordando l'ultima vicenda del crollo del cavalcavia in prossimità della Tangenziale di Fossano (CN) che, fortunatamente, non ha causato delle vittime.

La catena di eventi, includendo i precedenti episodi presso l'Autostrada A14 adriatica e la superstrada Milano-Lecco, ha determinato l'avvio delle indagini da parte delle varie Procure e l'istituzione di commissioni esaminatrici da parte dell'A.N.A.S. e del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, per arrivare alle cause di questi incidenti.

Le foto allegate dimostrano le condizioni attuali del ponte Fiumarelle, lungo la SS90 delle Puglie - tratto ariano irpino/Flumeri, stessa situazione in altri punti dei pilastri.

Attraversando la carreggiata al di sotto del ponte, è possibile notare la corrosione delle armature metalliche presente in alcuni piloni dei pilastri, causata da un mancato sistema di isolamento idrico e che potrebbe portare a delle serie conseguenze se la problematica non viene presa in considerazione; un altro segnale di negligenza riguarda il manto stradale, rovinato dalla presenza di erbacce ai lati della carreggiata.

La denuncia

Le sue condizioni furono già denunciate nel 2014 dai cittadini preoccupati, invitando le autorità competenti ad effettuare gli interventi necessari.

Nei primi mesi del 2017, la denuncia è stata rilanciata verso l'anas, attraverso un'inchiesta giornalistica del quotidiano Ottopagine, infatti, l'azienda ha dichiarato di essere a conoscenza della situazione di quel tratto e che, dopo aver eseguito dei sopralluoghi con l'aiuto del personale tecnico e del personale su strada, ha riscontrato solo l'antichità in alcuni pulvini del ponte.

Inoltre, l'azienda ha rassicurato i cittadini, affermando che non c'è alcun pericolo in quel tratto stradale e che ha avviato le procedure di progettazione per un intervento di ripristino che sarà attuato secondo le priorità manutentive e le risorse economiche destinate, aggiungendo che l'infrastruttura è controllata regolarmente dal personale dell'azienda.

Abbiamo notizie che il Comitato di Tutela del Territorio, rappresentato da Anselmo Josè La Manna, si occuperà di richiedere tutte le documentazioni cartacee riguardanti i sopralluoghi effettuati e i piani di intervento promessi dallo stesso ente, per poter tranquillizzare l'utenza che percorre frequentemente quel tratto.