L'attentato a Manchester è un attacco terroristico. Lo conferma la polizia britannica, anche se la matrice islamista era già chiara a tutti. Durante il concerto della cantante pop Ariana Grande un kamikaze si è fatto esplodere provocando 22 morti e 59 feriti.
Secondo gli inquirenti, l'uomo avrebbe fatto detonare la bomba mentre il pubblico stava lasciando la Manchester Arena, subito dopo la fine del concerto. L'ordigno che aveva con sé è stato definito "improvvisato" dalla polizia, lasciando presupporre che si trattasse di una bomba artigianale completata anche con l'inserimento di chiodi, così da estendere il suo ventaglio di morte.
Le vittime accertate sono 22, quasi tutte adolescenti, mentre il numero provvisorio dei feriti è di 59. Tra i corpi sono stati ritrovati i resti delll'attentatore kamikaze, anche se la sua identità non è stata ancora resa nota. Tra le vittime anche tre bambini.
La polizia ha chiesto alla stampa di non speculare sull'identità del terrorista per evitare di inquinare le indagini, ritenute complesse e delicate. In quest'ottica le autorità non hanno ancora reso noto il nome del kamikaze e la sua nazionalità, anche se ammettono che le modalità dell'attentato riconducono allo Stato Islamico. L'Isis intanto esulta dopo la strage alla Manchester Arena, anche se non ha ancora rivendicato l'atto terroristico.
"Le bombe dell'aviazione britannica sui bambini di Mosul e Racca sono tornate al mittente", si legge nei molti siti riconducibili agli jihadisti.
Si cercano i dispersi della Manchester Arena
A diverse ore dall'attentato cresce l'angoscia di molte famiglie che ancora non hanno notizie dei loro cari presenti al concerto di Ariana Grande.
Secondo fonti inglesi, i dispersi sarebbero 8, tutti giovanissimi. Per cercare di avere notizie si moltiplicano i messaggi via social di parenti e amici che vivono ore di inquietante incertezza nella speranza di avere notizie dei loro cari. Un medico racconta di diversi genitori coinvolti nell'attentato che rifiutano di farsi medicare se prima non hanno notizie dei propri figli.
Tra le vittime non risultano esserci italiani, come è stato reso noto dall'ambasciata italiana a Londra, in continuo contatto con l'Unità di Crisi della Farnesina. Intanto il ministro Minniti ha previsto una riunione urgente del Comitato di analisi strategica antiterrorismo, convocando le massime autorità delle forze di polizia e dei servizi segreti.