Una maglietta nera con la scritta "We welcome migrants, we are all migrants" (accogliamo i migranti, siamo tutti migranti). La rabbia urlata a gran voce, il bersaglio scelto era il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. Il G7 di Taormina non ha segnato decisioni epocali da parte dei leader politici e, ad essere sinceri, nemmeno il cosiddetto 'controvertice' organizzato dai pallidi eredi del movimento 'No Global' dei primi anni 2000. In quest'ultimo caso, il protagonista assoluto è stato lui, non un manifestante qualunque, ma un pubblico amministratore: il sindaco di Messina, Renato Accorinti.

La protesta al Teatro Greco

Accorinti ha assistinto in silenzio e compostezza al concerto dell'Orchestra Filarmonica di Milano che si è tenuto al Teatro Greco di Taormina, in onore dei leader del G7. Nel momento in cui gli spettatori stavano sfollando, a concerto concluso, ha iniziato la sua plateale e, nel contempo, pacifica contestazione contro Donald Trump. "Peace! No war!", ha urlato all'indirizzo del presidente americano, mostrando la scritta sulla maglietta. Due agenti della Digos lo hanno avvicinato e gli hanno chiesto gentilmente di smetterla, ma Renato Accorinti ha proseguito la sua azione verbale. Intervistato successivamente, ha spiegato a chiare lettere il suo gesto. "Era semplicemente un appello alla politica, quella politica che non deve costruire i muri, ma aprire le frontiere.

Migrare è un diritto che hanno tutte le persone nel vivere ovunque la propria vita. Non dobbiamo dimenticare la Storia: siamo tutti migranti". Il sindaco di Messina ha preso parte anche alla manifestazione di protesta contro il G7 che si è tenuta a Giardini Naxos. "La nostra è una lotta positiva verso il riconoscimento dei diritti umani, sociali, economici ed ambientali di tutte le persone - ha sottolineato il primo cittadino - ed un'occasione come il G7 ci dà modo di far sentire la nostra voce.

Credo che queste riunioni siano inutili se non si mettono al centro dell'agenda le questioni fondamentali, come quella di ridurre il divario economico tra il Nord ed il Sud del mondo, oppure evitare i pericoli che derivano dai cambiamenti climatici e dai disastri ambientali. La nostra presa di posizione è netta in favore di queste tematiche ed è contro tutte le guerre".