L'indignazione di una signora trevigiana l'ha portata a segnalare la sua situazione attraverso un filmato amatoriale, postato su un gruppo chiuso Facebook 'Sei di Valdobbiadene se...'. Circa sessanta secondi di video girato con un cellulare, in cui si vede chiaramente l'atomizzatore, una macchina specifica che viene utilizzata per la nebulizzazione di alcune sostanze liquide, gettare degli antiparassitari sui vigneti a pochi passi da una casa.

Un trattore gommato con l'atomizzatore 'spara' veleno a due passi da un'abitazione civile

Il trattore gommato e la nube che produce procedono verso l'abitazione, in questo caso sotto la camera da letto della donna, aggirano il filare della vigna e poi ripartono, continuando ad effettuare lo stesso lavoro.

La signora Alessandra ha scritto un suo parere sul video, affermando che questi agricoltori sono stati denunciati anche l'anno precedente ma a quanto pare fanno finta di nulla. La donna è stanca di questa situazione, graziata quel giorno perché il vento era contrario. La cittadina di Valdobbiadene, un comune di circa dieci mila abitanti in provincia di Treviso, si è rivolta anche a tutti coloro che dovrebbero effettuare dei controlli. L'utente si è domandata se è possibile che i Vigili urbani si occupino solo di fare multe per divieto di sosta invece di controllare la gente che non rispetta la legge. Ecco il video in cui si vede il trattore in azione.

Valdobbiadene: famosa per il Prosecco ma anche l'uso eccessivo di pesticidi

Nelle bellissime colline del Prosecco continua una situazione ambigua, da una parte vengono osannate per il loro fascino paesaggistico e per la realizzazione di un ottimo prodotto conosciuto in tutto il Pianeta, dall'altro è un luogo dove l'utilizzo di sostanze chimiche come pesticidi ed erbicidi è ancora abbondante.

Una situazione che è stata più volte sollevata dai residenti e dagli ambientalisti. La signora Alessandra infine ha chiesto che le normative siano rispettate da tutti, altrimenti ogni soggetto può sentirsi libero di fare quello che vuole. Immediatamente il post è stato preso d'assalto dai membri del gruppo Facebook con dei commenti solidali nei confronti della donna.

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