Il 2017 sembra proprio essere l'anno delle scoperte scientifiche sensazionali. Negli ultimi giorni la Scienza ha addirittura trovato dei candidati adatti a ricoprire il ruolo di Pianeta X, anche conosciuto come Nibiru. Ma gli scienziati della NASA, si sono accorti nelle ultime settimane, che a 430 anni luce dalla Terra, un corpo celeste molto interessante per noi orbita intorno alla propria stella madre. Il suo nome è Hat-P-26b ed è approssivativamente la stessa grandezza di Nettuno. Ma la scoperta sensazionale è che il corpo celeste, in maniera molto simile a TRAPPIST-1, conterrebbe tracce d'acqua, cosa che a parte rare eccezioni, indica la presenza di vita aliena.

Andiamo a vedere insieme i dettagli della scoperta.

Scenari alieni

Le caratteristiche di Hat-P-26b, sono state scoperte grazie ai due telescopi spaziali della NASA Hubble e Spitzer. Tramite i dati collezionati dalle due apparecchiature gli scienziati hanno potuto formulare delle ipotesi rispetto all'aspetto del pianeta. Il dottor Hanna Wakeford, che lavora per il NASA's Goddard Space Flight Center a Greenbel nel Meryland, sostiene che il pianeta mostri sempre la stessa faccia alla sua stella madre, e che ci metta 4,2 giorni terrestri per completare un'orbita intorno al suo sole. Le nuvole, inoltre, sarebbero fatte di solfuro di sodio e non di vapore acqueo come le nostre, colorandosi in questo modo di tutti i colori della scala cromatica, cosa che produrrebbe un vero e proprio scenario alieno.

Abbiamo trovato la vita aliena?

Sembra molto prematuro affermare che nonostante siano presenti delle tracce d'acqua su Hat-P-26b, sia presente anche la vita aliena, poiché l'atmosfera è composta interamente da idrogeno ed elio. Ma il Professor David Sing dell'Università di Exeter sostiene che questo corpo celeste può essere comunque molto utile alla scienza, poiché potrebbe dare delle indicazioni agli studiosi su come si sia formato il nostro Sistema Solare.

Dai dati inviati dalle sonde alla NASA, possiamo anche evincere che il pianeta sia della stessa grandezza di Nettuno. Oltre la scoperta di acqua su Hat-P-26b, anche Saturno non vuole smettere di stupire gli scienziati, infatti negli ultimi giorni è stato diffuso in rete un file audio registrato dalla sonda Cassini, che ci permette di ascoltare lo strano suono di questo pianeta. Non ci resta, adesso, che attendere nuove notizie dalla NASA.