E' arrivato al Pronto soccorso pediatrico dell'ospedale Misericordia di Grosseto privo di sensi e i nonni non sapevano spiegare cosa gli fosse accaduto. I medici del nosocomio toscano, allora, hanno sottoposto il bimbo di due anni ad esami accurati per scoprire cosa avesse determinato quel malore e cosa lo avesse reso incosciente. Ebbene, è stato l'accertamento tossicologico a permettere di individuare la causa: il piccolo aveva ingerito metadone. Le condizioni del bambino, poco dopo il ricovero erano gravi ma, dopo l'avvio di una terapia ad hoc, sono migliorate.

Non è un caso infrequente

Perché un bimbo di due anni ha assunto metadone? Dove si trovava tale sostanza e, soprattutto, perché nessuno lo sorvegliava? A queste ed altre domande dovranno fornire risposte gli investigatori toscani. Il bambino ha rischiato di morire ma, grazie alla professionalità dei sanitari del Misericordia di Grosseto, le sue condizioni di salute stanno migliorando ed attualmente è sotto osservazione. I carabinieri, intanto, hanno avviato le indagini per fare luce sulla vicenda. I nonni non hanno ancora spiegato il motivo per cui il nipote ha ingerito metadone. Sembra però che i genitori del minorenne siano due tossicodipendenti grossetani, quindi è probabile che il piccolo abbia 'sfruttato' una disattenzione del padre e della madre.

In Italia si sono verificati negli ultimi anni numerosi casi del genere. Otto anni fa, ad esempio, un bambino di 22 mesi, residente in un paese in provincia di Bergamo, rischiò di morire dopo aver ingerito metadone trovato in casa. La madre si accorse subito del gesto del figlio ma non gli diede peso perché il piccolo non aveva accusato nessun malore.

Il minore venne portato in ospedale dai genitori solo quando perse i sensi mai e medici degli Ospedali Riuniti di Bergamo riuscirono a salvarlo.

Cos'è il metadone?

Il metadone è un oppiode conosciuto da diversi anni. Lo sintetizzarono addirittura molte aziende farmaceutiche tedesche durante la Seconda Guerra Mondiale. Inizialmente, venne introdotto sul mercato come forte antidolorifico.

In realtà, anche oggi, il metadone viene talvolta sfruttato per attenuare fitte insopportabili anche se la sostanza, è usata prevalentemente nei programmi di disintossicazione da sostanze stupefacenti. Basterebbe infatti una dose al giorno di metadone per produrre gli stessi effetti delle sostanze stupefacenti a base di morfina.