Blue Whale, 'Balena Blu' tradotto in italiano, è il gioco 'della morte' sbarcato on line. Ma cosa comporta veramente per gli adolescenti? Costituisce un rischio reale o ha soltanto scatenato psicosi e soggezione? Vediamo da chi è stata ideata la pratica 'suicida' e cosa impone di fare agli adolescenti che cadono nella trappola on line.

Come nasce il gioco e perché si chiama così

Il gioco è stato ideato da uno psicologo russo di nome Philip Budeikin, arrestato nel maggio scorso con l'accusa di istigazione al suicidio e tuttora detenuto nelle carceri russe.

Forte delle sue conoscenze in psicologia, Budeikin riuscì, non appena ideato il gioco, a circuire sulla rete una quindicina di giovani, dicendo loro di comprendere il disagio adolescenziale che stavano attraversando e promettendo loro un valido aiuto.

Dopo il suicidio di oltre un centinaio di adolescenti russi, lo psicologo venne arrestato, ma al momento degli interrogatori si mostrò di ghiaccio verso quanto era successo, dichiarando che le vittime del suo gioco, erano solo scarti della società deboli ed inutili, la cui esistenza sarebbe stata solo un peso sociale. 'Un giorno mi ringrazierete di aver purificato la società', avrebbe affermato il russo senza mezzi termini.

Il nome Blue Whale deriva dal riferimento alle balene, che perdendo il senso dell'orientamento si ritrovano spiaggiate senza un apparente motivo.

Questo sarebbe proprio lo stato in cui presumibilmente si ritroverebbero i giovani dopo aver eseguito i dettami del gioco: disorientati e portati al suicidio. Uno stato psicologico indotto da una serie di regole da seguire, un mix micidiale studiato apposta per assoggettare le menti di giovani che stanno attraversando le problematiche adolescenziali.

Ma veniamo alle regole

Sono 50 i dettami inquietanti imposti dal gioco, che seguiti passo dopo passo indurrebbero a squilibri e disordini mentali. Ma vediamo quali sono i principali:

  • Incidete sulla vostra mano 'f57' ed inviate una foto al vostro curatore
  • Alzatevi alle 4,20 del mattino e guardate video psichedelici o dell'orrore inviati dal vostro curatore
  • Tagliatevi il braccio con tre tagli lungo le vene non troppo profondi ed inviate la foto al curatore
  • Disegnate una balena su un foglio di carta ed inviate foto al curatore
  • Se siete pronti a diventare una balena scrivetevi 'yes' su una gamba, se non lo siete tagliatevi tante volte: dovete punirvi.
  • Incidetevi sulla mano 'f57' ed inviate foto al curatore
  • Alzatevi alle 4,20 del mattino e andate sul tetto di un palazzo altissimo
  • Ascoltare musica che inviano i curatori
  • Andate sul tetto di un palazzo alto e state sul cornicione per un po' di tempo
  • Andate su un ponte e poi su una gru
  • Alzatevi alle 4,20 e camminate sui binari di una stazione ferroviaria.

Le regole dunque, passo dopo passo, risultano essere similari, fino ad arrivare al 50esima che impone: 'Saltate da un edificio, prendetevi la vostra vita'.

Il parere degli psicologi

Alcuni psicologi esprimendo il loro parere sulla pericolosità o meno del Blue Whale si sono dichiarati incerti e dubbiosi sul fatto che realmente i 50 punti inquietanti della pratica possano influire sulle menti adolescenziali, ma sia loro che la polizia postale hanno comunque messo in guardia in merito all'influsso che tale pratica potrebbe avere su giovani problematici e difficili.

Per adolescenti con gravi problemi familiari, con problematiche sociali, che faticano a fare amicizie e trovare qualcuno che sappia dialogare con loro ed intrecciare rapporti di fiducia, allora il Blue Whale potrebbe rivelarsi una pratica pericolosa, in quanto potrebbe innescare nell'adolescente l'illusione dell'instaurazione di un rapporto di fiducia con qualcuno che li capisce e si preoccupa per loro.

Non sarà un caso che Budeikin, per reclutare le sue prime 15 vittime, le abbia sapute circuire con parole di comprensione e di volontà di aiuto. Dunque, il consiglio primario degli esperti per tutte le famiglie, allarmatesi dopo il primo suicidio in Italia di un 15enne a Livorno, è quello di osservare quotidianamente ed assiduamente il comportamento dei propri figli, facendo attenzione ad eventuali loro sbalzi d'umore e cambi abitudinari.