La morte come obiettivo principale. Questo è il macabro destino per chi volesse intraprendere la strada della Blue Whale, il gioco del suicidio. A tale proposito, nella tarda serata di ieri un servizio esclusivo de 'Le Iene' ha sconvolto i telespettatori.

Blue Whale, macabro 'gioco' rivolto agli dolescenti

Un gioco, per così dire, che coinvolge soprattutto gli adolescenti. I quali si debbono attenere a stringenti regole suggerite online da burattinai sconosciuti e senza un briciolo di cuore. Una sfida nata attraverso un social network russo, e diffusosi in gran fretta in ogni angolo del mondo.

Ora, in seguito ai circa 160 suicidi collegati alle disavventure della balena blue, i cronisti della popolare trasmissione di Italia 1 sono partiti alla ricerca di preziose testimonianze.

Un suicidio anche in Italia per colpa di Blue Whale

È successo anche da noi, a Livorno. Così, un ragazzino di 15 anni che aveva cominciato a partecipare al folle gioco e ad assecondare gli ordini impartiti dal cosiddetto 'curatore', ha finito per lanciarsi nel vuoto dal ventiseiesimo piano. E mentre uno sconvolto compagno di classe del malcapitato suicida ha raccontato alla iena Viviani alcune strane abitudini, come uscire a correre in piena notte, 'spararsi' delle maratone davanti alla televisione per guardare innumerevoli film horror ed eseguire altre scioccanti 'mission' dettate dal burattinaio, qualcuno inizia a chiedersi se davvero Blue Whale sia approdato anche in Italia.

L'ideatore è uno studente di psicologia

Tutto era iniziato con il suicidio di Rina Palenkova, una adolescente russa che, pochi istanti prima di gettarsi sotto un treno, ha pubblicato una sua fotografia sul social network Vkontakte. In seguito a questo episodio, l'allora 21enne studente di psicologia Philipp Budeikin, ha ideato il macabro percorso di Blue Whale e si è messo all'opera in cerca di potenziali vittime.

L'amministratore, il curatore, il protettore: con questi nomi si presentava a coloro che avessero l'intenzione di intraprendere l'accidentato viaggio di sola andata.

Quei maledetti 50 incarichi

La prima regola del gioco è quella di tenere i genitori all'oscuro, per poi addentrarsi mano a mano in un percorso sempre più audace e pericoloso.

Le sfide passano dal tagliarsi le vene in maniera lieve, alzarsi ogni mattina alle 4.20, guardare filmati psichedelici per ore, fino a incidersi a sangue nell'avambraccio destro il disegno della balena. Circa a metà percorso, viene chiesto di sostare per qualche tempo sul cornicione di un grattacielo. Per finire, c'è il terrificante salto nel vuoto corrispondente all'ultima prova. Ora, Budeikin è stato arrestato. E non sembra essere pentito. Anzi, assicura che la società, tutta, un giorno lo ringrazierà per essere stato il promotore di una lunga purificazione.