Ricordate il noto sabotatore televisivo, quello che boicottava tutti i servizi della Rai nelle riprese in esterno, mostrando le corna, facendo gesti osceni, ostacolando alle volte il lavoro dei giornalisti? Gabriele paolini, era diventato molto famoso nei blog e sui giornali, per questi atteggiamenti molesti nei confronti dei media.

Per colpa di queste molestie, aveva già ricevuto numerose denunce, ma oggi l'uomo è tornato a far parlare di se. Paolini è stato infatti condannato a 5 anni di reclusione dai giudici del Tribunale di Roma, sentenza che chiude un processo durato 4 anni, in cui l'imputato Paolini era accusato dei reati di sfruttamento e induzione alla prostituzione minorile, possesso di materiale pedopornografico e tentata violenza sessuale nei confronti sempre di minori.

La vicenda

Paolini, già arrestato nel 2013 con l'accusa di avere avuto una serie di rapporti sessuali con dei minorenni in cambio di soldi e regali, è stato oggi condannato dalla procura di Roma alla reclusione di 5 anni. L'imputato, definito anche dai media 'il re del condom', si era sempre dichiarato innocente. Sosteneva che non ci fosse stata alcuna induzione alla prostituzione, bensì un'autentica storia d'amore, tra lui e un ragazzino allora di 17enne. Un rapporto, a detta di Paolini, durato ben 8 mesi.

Una relazione intima attraverso la quale aveva anche conosciuto la madre del giovane, incontrandola più volte. Paolini si è più volte lamentato, anche tramite i suoi avvocati Lorenzo La Marca e Massimiliano Kornmuller, del trattamento subito dai media, che hanno a suo dire diffuso notizie false.

Paolini aveva raccontato: ''Il ragazzo con il quale ho avuto una storia mi era stato presentato da un altro studente minorenne, mi avevano incontrato per strada e mi avevano chiesto un autografo. Non ho mai contattato nessuno in chat, non ho mai fatto uso di droga insieme al ragazzo, ma è vero che ho delle riprese con la telecamera del mio fidanzato mentre stavamo in atteggiamenti intimi ed erano solo ad uso personale''.

Gli atti osceni nella cantina della zia, in cambio di 15 euro

Alla fine, il 'disturbatore' ha anche confermato che gli incontri avvenivano in una cantina della zia, non perché illeciti, ma perché era l'unico posto nel quale i due potessero avere un minimo di privacy. L'uomo è stato smentito perché il gip è venuto a conoscenza di somme di 15 euro che il Paolini elargiva ad ogni rapporto sessuale al ragazzo, pagamento estraneo a una relazione di coppia basata sul consenso.