Il Dipartimento alle Politiche Abitative di Roma ha notificato il provvedimento che intima ad una famiglia romana di abbandonare la casa popolare assegnata, ignorando il fatto che all'interno di detta abitazione vive una piccola bambina con una gravissima disabilità. Questa è la storia di Emmanuel Mariani, padre della bambina con gravi disabilità che viene quotidianamente amorevolmente assistita dallo stesso padre, presso un'abitazione popolare a San Saba. Il Sig. Mariani ha dichiarato di essere stanco di uno Stato che oltre ad essere assente, si permette persino di negare l'abitazione e il conseguente diritto alla casa, ad una famiglia che si trova in tali gravi e durissime condizioni, impegnata in una continua e quotidiana assistenza fisica e psicologica di una bimba disabile e non assolutamente autonoma.
Tale provvedimento, sottoscritto dalla Amministrazione Capitolina, desta numerose perplessità tra l'opinione pubblica, considerando un altro provvedimento che il mese scorso la stessa Amministrazione Raggi ha portato sul tavolo della Giunta che ha sollevato inevitabilmente gli animi dei cittadini.
Il modello scelto dal Comune di Roma per smantellare il degrado e i campi abitativi dei nomadi è un assegno di 800 Euro in favore degli stessi nomadi
L'assessore al sociale Laura Baldassare l'ha definito un contributo per l'affitto. Il patto stretto dal Comune di Roma e le Comunità di Rom e Sinti, si articolerà in questo modo: i nomadi dovranno fornire un codice bancario Iban, tanto da poter mettere in condizione il Campidoglio e alla Guardia di Finanza di controllare le movimentazioni bancarie delle famiglie assistite.
Poi vi sarà la regolamentazione del fenomeno della scolarizzazione dei minori Rom, che dovranno essere accompagnati direttamente dai genitori a scuola. Inoltre il Comune ha comunicato che si impegnerà a fornire corsi di formazione e sostegno per attività imprenditoriali.
La spesa complessivamente prevista per l'integrazione e il sostegno abitativo per la popolazione Rom si aggira attorno ai 4 milioni
Il contributo economico del Comune sarà inoltrato a fine mese sul conto corrente di ogni famiglia: i primi a goderne saranno i Sinti e Camminanti dei campi di La Barbuta e Monachina. L'assegno si tradurrà in un bonus calcolato sul reddito dei beneficiari, più alto per i più indigenti e più basso per le famiglie più benestanti.