Ennesimo femminicidio in Italia. Stavolta, ad essere uccisa da un uomo violento, è stata Diana Vapri Koni, una 52enne albanese che viveva da anni a Busto Arsizio (Varese). La donna lavorava come badante e, negli ultimi tempi, litigava spesso col marito, Muhamed Vapri, operaio albanese più grande di lei di circa dieci anni. La tragedia si è consumata ieri pomeriggio nella casa dei due, nella cittadina in provincia di Varese. Moglie e marito avevano iniziato a discutere animatamente ancora una volta; la lite però, sarebbe degenerata, e l'uomo ha accoltellato a morte la moglie: 15 coltellate che non hanno lasciato scampo a Diana.
La coppia albanese aveva ottenuto la cittadinanza italiana
Diana Vapri Koni e il marito erano conosciuti a Busto Arsizio. Secondo chi li conosceva erano molto affiatati e grandi lavoratori. Vivevano in Italia da molti anni, ed avevano ottenuto anche la cittadinanza. Qualcosa però, negli ultimi tempi, era cambiato: i due discutevano vivacemente spesso ma, a quanto pare, la badante albanese non aveva mai sporto denuncia per maltrattamenti o percosse. Ieri l'ennesimo litigio, l'ultimo, tra i due coniugi, che probabilmente non andavano più d'accordo. Difficile, per ora, scoprire il motivo dell'acceso diverbio: l'alterco è degenerato, e Muhamed ha sferrato 15 fendenti letali alla moglie. La donna ha urlato, richiamando l'attenzione dei vicini, poi il silenzio.
Una vicina di casa ha subito chiamato i carabinieri, recandosi presso l'abitazione della coppia albanese per scoprire cosa fosse accaduto. L'operaio albanese ha aperto la porta dopo aver sentito suonare il campanello e, quando l'ha visto, la vicina ha subito constatato che qualcosa di grave era successo: l'uomo era in silenzio e per terra c'era molto sangue.
Sul luogo del delitto anche i tre figli della coppia
Sul luogo del delitto sono arrivati, ieri pomeriggio, i carabinieri di Busto Arsizio e i militari del reparto operativo di Varese, oltre ovviamente agli operatori sanitari. Questi ultimi non hanno potuto fare altro che constatare il decesso della badante albanese. Nell'appartamento in via Goito sono giunti anche il pm Maria Cristina Ria e i tre figli, tutti maggiorenni, di Diana e Muhamed; i ragazzi sono rimasti scioccati.
Nessuno avrebbe mai pensato che quell'uomo sarebbe stato capace di commettere un gesto simile.
Moglie e marito, secondo alcuni conoscenti, da sempre avevano mostrato di essere in sintonia, e solo di recente era emerso qualche battibecco di troppo. L'operaio ha confessato il femminicidio ai carabinieri. Non vi sono dubbi, dunque, sull'autore dell'efferato crimine.