Spesso si sente parlare di alieni e incontri ravvicinati. Altrettanto spesso, si cerca di fare qualunque cosa per ridicolizzare l’argomento. Per quanto questo tipo di storie possa sembrare assurdo agli occhi di molti scettici, un'ampia percentuale di persone afferma di aver fatto esperienze simili. Problemi psicologici, isteria di massa, storie inventate a tavolino o forse realmente c’è un fondo di verità? Il 1947 ha segnato un episodio storico nell’ambito dell’ufologia. Un avvenimento che ancora oggi, dopo 70 anni, continua ad essere discusso e irrisolto.

Si parla ovviamente, del caso di Roswell. Ma cosa accade se un ex membro della CIA fa un’eclatante rivelazione al riguardo? L’uomo ha raccontato di essere stato mandato all’Area 51 in missione per il presidente Dwight Eisenhower, a causa di uno stato di allerta riguardante un possibile attacco alieno.

Gli UFO e gli alieni vivi

L’uomo ha scelto di mantenere un profilo anonimo ed è stato intervistato dal ricercatore di UFO Richard Dolan. L’ex membro della CIA avrebbe deciso di raccontare quello di cui è a conoscenza, perché gli resterebbe poco tempo da vivere a causa di un problema ad un rene. Il testimone racconta di aver militato, oltre che nella Central Intelligence Agency, anche nell’esercito statunitense e di aver preso parte al Blue Book, lo studio ufficiale del governo degli Stati Uniti sugli Ufo.

Una delle sue testimonianze più eclatanti riguarda la presenza di vari UFO all’interno dell’Area 51. “Sono stato portato all’interno dell’area militare per valutare una grande varietà di UFO, tra cui probabilmente c'era quella caduto a Roswell nel 1947 - ha dichiarato l’uomo -. Il presidente Dwight Eisenhower era stato avvertito della minaccia di un'invasione aliena, per cui io e il mio superiore siamo stati mandati all’interno dell’Area 51 per andare a fondo della questione e riportare tutto al presidente".

Una testimonianza che apre molti interrogativi

Dal racconto emerge che all’interno dell’area segreta diventata famosissima in tutto il mondo - di cui la stessa CIA ha ammesso l’esistenza ufficialmente nel 2013 - i due membri dell’intelligence oltre che con gli UFO, ebbero incontri con extraterrestri vivi. Secondo vari ricercatori UFO, è possibile che un uomo sul letto di morte decida di raccontare la verità per non portarsi un segreto così grande nella tomba.

Ma come mai scegliere a questo punto di rimanere anonimo? Probabilmente per proteggere i suoi cari da possibili “pressioni”. Una storia senza dubbio affascinante che però purtroppo, fa sorgere più domande che risposte.