Khuram Butt, Rachid Redouane, Youssef Zaghba sono i tre attentatori che lo scorso sabato sera verso le 23 ora italiana con un furgone si sono lanciati lungo il London Bridge uccidendo sette persone, ferendone 36, 21 dei quali in modo grave.

Ancora una volta emerge come gli attentatori fossero volti noti

Zaghba,che risiedeva nel capoluogo emiliano, venne fermato nel marzo dello scorso 2016 all'aeroporto di Bologna perché il suo atteggiamento destava sospetti: si presentò con uno zainetto piccolo ed un biglietto per un volo di sola andata verso Istanbul.

Questo comportò la disposizione di un fermo per accertamenti che, evidentemente, portò ad un nulla di fatto. Un altro elemento di rilievo in questa vicenda riguarda proprio Khuram Butt, ritenuto il capo della cellula che ha colpito Londra ancora una volta; Butt era apparentemente ben inserito, la sua famiglia veniva dal Pakistan e lui era cresciuto proprio a Londra.

Le segnalazioni

Ma per il 27enne Butt, ribattezzato "Abs", i dubbi vennero a galla quando una donna si rivolse alla Polizia sostenendo di aver sentito Butt indottrinare i ragazzini al Regent's Park e, precisamente,quando uno dei tre figli della signora un pomeriggio le chiede di "diventare musulmano". A quel punto la donna fotografa Butt e si reca a denunciarlo.

Si rivolge al commissariato che nell'inoltrare la segnalazione a Scotlan Yard consiglia anche alla signora di cancellare le fotografie da lei scattate per ragioni di sicurezza, da quel momento non seppe più nulla. Ciò che rimane certo è che la segnalazione a Scotland Yard come il fermo disposto all'aeroporto di Bologna non sono valsi a fermare i tre terroristi, volti noti o meno hanno potuto agire comunque travolgendo alcune fra le persone che quella sera si trovavano sul London Bridge.

Uno dei precetti dell'Isis recita espressamente: "Se non avete le bombe investiteli con le auto".

Il sindaco di Londra vuole annullare la visita di Trump

Il sindaco di Londra Sadiq Khan ha espresso al governo britannico il desiderio di annullare la visita del presidente Donald Trump ieri dichiarando a Channel4: "Non penso che dovremmo srotolare il tappeto rosso per il presidente degli Usa nelle circostanze in cui le sue politiche vanno contro tutto ciò per cui ci battiamo".

Donald Trump criticò apertamente l'atteggiamento di Khan ritenendo che sottovalutasse il pericolo rappresentato dai cosiddetti cani sciolti dell'Isis.

In ogni caso, il ministro degli esteri Boris Jhonson dichiara che la visita del presidente Trump avrà luogo come previsto. Vale la pena sottolineare un particolare che sembra quasi una nota a margine: proprio Channel4 nel corso di un documentario che trattava il tema dell'integrazione islamica mandò in onda un filmato che riprendeva proprio Khuram Butt mentre srotolava la bandiera nera dell' Isis esattamente a Regent's Park.