Una storia agghiacciante, quella di Valentina, la donna di Settimo Torinese, che ha confessato di aver gettato dalla finestra della sua casa situata al secondo piano, il figlio appena nato: la donna, già madre di una bambina di 3 anni, ha partorito il piccolo Giovanni (questo il nome dato alla povera creatura dal personale dell'ospedale) e poi inspiegabilmente l'ha buttato dalla finestra. Un lungo interrogatorio ha condotto alla confessione della donna che è stata arrestata dai carabinieri di Chivasso: il procuratore di Ivrea, Giuseppe Ferrando, ritiene che Valentina Ventura possa essere colpevole di omicidio aggravato.
Neonato buttato dal balcone: la madre, Valentina Ventura, ha confessato
Diversi particolari dovranno essere ancora chiariti, soprattutto per la lucida follia di questo gesto: la donna avrebbe partorito in bagno, con il marito (che sembra fosse ignaro persino della gravidanza della moglie) che era in casa in quel momento. L'uomo ha raccontato di aver sentito dei rumori, come se si trattasse di un 'miagolio' ma non vi ha prestato attenzione: dopo essersi accorto che in bagno erano rimaste delle macchie di sangue, ha chiesto alla moglie a che cosa fosse dovuto, sentendosi rispondere che si trattava di 'mestruazioni abbondanti'.
Su Facebook, valanga di insulti: 'Fai schifo', 'vergogna', 'sei un mostro'
Sembra che Valentina Ventura non abbia versato una sola lacrima durante l'interrogatorio, chiedendo solamente quale fosse il sesso della povera vittima: molti 'non ricordo' e domande rimaste senza risposta, quasi come la sua mente abbia voluto cancellare determinati particolari.
Una situazione incredibile, anche perché si tratta di una famiglia con uno stile di vita decoroso, una famiglia normale che non ha dovuto affrontare problemi di carattere sociale. Durissima la reazione social. Il profilo Facebook della donna è stato letteralmente invaso da una valanga di commenti: 'vergogna', 'sei un mostro', fino ad arrivare alla 'lurida schifosa' e alla 'put***na', oltre all''augurio di andare incontro alle sorti più terribili in carcere.
Una storia agghiacciante che testimonia come, purtroppo, all'orrore non sembra esserci fine, sino ad arrivare oltre i limiti dell'assurdo e dell'inimmaginabile. L'amore più grande che esista al mondo, così come cantava la compianta Whitney Houston, 'The greatest love of all': anche quello sembra aver perduto il suo immenso valore.