Stalker due volte, contemporaneamente e in proporzioni uguali, sia con la moglie che verso l'amante. Le voleva entrambe, non ne ha avuto nessuna. Voleva aprire, a modo suo, le porte del cuore di tutte e due, si sono aperte per lui solo quelle del carcere. Dall'amore, all'esaltazione, alla pericolosa maniacalità persecuotoria verso le due donne, a volerle addirittura morte entrambe, il passo è stato breve. Non si decideva a scegliere una delle due, è stato mollato da entrambe. Stizzito, ha pensato di "punire" sia l'una che l'altra. Le perseguitava, pedinava e minacciava di morte nello stesso periodo, con uguale accanimento e intensità.

Arrestato lo scorso febbario, L.D.F., 39 enne di Lanciano, padre di 4 figli, è stato ora condannato a 3 anni di reclusione per maltrattamenti in famiglia, violazione degli obblighi di assistenza familiare e atti persecutori nei confronti dell’ex coniuge e della ex compagna.

Due volte Stalker

L'incredibile vicenda ha come protagonisti un uomo di 39 anni di Treglio, nella periferia di Lanciano e due donne, la moglie e l'amante, teoricamente rivali. Di fatto accomunate, invece, da umiliazioni, maltrattamenti, violenze e, al culmine di una escalation negativa, minacce per entrambe di morte con l'acido dopo che l'hanno lasciato. Tutto è cominciato quando la moglie, dopo 6 anni di maltrattamenti e botte, l'ha denunciato e i carabinieri di Lanciano, coordinati dal procuratore Rosaria Vecchi, hanno avviato le indagini.

La moglie infatti si era "permessa" di chiedere la separazione dal momento che di fatto il marito l'aveva lasciata per andare a vivere con l'amante, facendo mancare i mezzi di sussistenza a lei e ai 4 figli. Era stata "ricambiata" con minacce di morte. Nel frattempo, anche l'amante che si era trasformata in compagna, l'ha lasciato.

Perché l'uomo oltre a essere d'indole reattiva, era anche volubile. Non si capiva con chi volesse stare. Aveva dato segni di riavvicinamento alla moglie. Forse perché voleva vedere i figli. E così, la nuova compagna, nutrendo seri dubbi sulla reale volontà dell'uomo di stare con lei, l'ha mollato. Ma anche per lei sono iniziati i guai.

Doppia escalation di violenza

La moglie in base alla ricostruzione investigativa, per 6 anni, dal 2010 al 2016, è stata maltrattata e anche picchiata. Quando ha chiesto la separazione, è stata "ripagata" con sette mesi di pedinamenti e minacce di morte, sia di persona che tramite telefonate. Contemporaneamente pure la nuova compagna lo ha lasciato, e da agosto 2016 a gennaio 2017 ha minacciato e perseguitato anche lei. Insomma, accecato dalla rabbia per essere stato respinto da entrambe, nello stesso periodo ha molestato entrambe in un crescendo di violenza e delirio fino a minacciarle di una morte brutale, gettandogli addosso l'acido.

La condanna

Per interrompere questa condotta criminale prima che potesse commettere gravi delitti contro entrambe le donne, il gip, Massimo Canosa, ha disposto la custodia cautelare in carcere da febbraio. E ora il Gup Marina Valente dopo un procedimento con rito abbreviato lo ha condannato a 3 anni di reclusione. Il pm Mirvana Di Serio ne aveva chiesti 5.