Un altra medaglia d'oro per questa Italia che pare saltare in testa alle classifiche per meriti tutt'altro che dignitosi.

Già l'anno scorso, un articolo sul turismo sessuale spiegava di come anche le donne, cercassero mete esotiche alla ricerca di rapporti sessuali a pagamento e sempre questo articolo, metteva in evidenza di come questo le rendesse uguali agli uomini. Torniamo quest'anno a parlare delle stesso argomento tutto al maschile, infatti secondo l'ultimo rapporto di Ecpat Italia (Organizzazione che si batte contro lo sfruttamento sessuale dei bambini) si evidenzia come gli italiani siano ai primi posti in qualità di clienti di bambini che si prostituiscono in paesi del terzo mondo.

Sempre Ecpat fa notare di come la situazione sia molto allarmante, spiegando che solo il 5% di queste persone rientra nell'ambito della pedofilia in quanto abitué, il resto sono turisti alla ricerca di un esperienza trasgressiva. Sempre Ecpat ci dice che ogni anno ci sono circa un milione di persone che si rivolgono a bambini fra i 12 e i 14 anni, a volte anche più piccoli.

Facciamo l'identikit del turista sessuale

Non è facile fare un vero e proprio identikit del turista sessuale, vista la grande varietà di persone alla ricerca di questa esperienza. Secondo Ecpat l'età media si è abbassata vedendo un pubblico che va dai 20 ai 40 anni, possono essere sia uomini che donne, anche se il pubblico maschile è sicuramente superiore, vi accedono sia le persone con uno status economico alto ma anche persone svantaggiate da quel punto di vista.

Lo studio effettuato divide questi turisti in tre categorie: I Turisti occasionali. i turisti abitudinari i e i pedofili.

Bambini africani e sud americani sempre più in pericolo

Pare che le mete preferite dagli italiani per questo genere di turismo siano il Kenia, Santo Domingo, la Colombia e il Brasile. Il turismo sessuale è gestito dalla criminalità organizzata, è quindi necessario lo sforzo e il coordinamento di tutte le forze di polizia internazionali per estirpare questo cancro.

Non solo gli italiani si fregiano di questo primato, ai primi posti per il turismo sessuale vi sono anche Germania, Giappone, Francia, Stati Uniti e Cina.

il Kenia è fra tutti il paese più a rischio, infatti da 10.000 a 15.000 bambini e bambine sono coinvolti nella prostituzione occasionale e circa 2.000, 3.000 bambini e bambine sono nel mercato del sesso a tempo pieno.