Un giro di prostituzione minorile che vede protagonisti bambine e bambini con età a partire dagli 8-9 anni. E' quanto ha mostrato ieri un servizio de Le Iene presentato da Nadia Toffa e girato nei pressi dello stadio San Nicola di Bari. L'inviato della trasmissione si è recato nella zona a bordo di un'automobile, e registrando con una telecamera nascosta ha documentato la realtà agghiacciante dei bambini in vendita per strada, pronti ad intrattenere rapporti con gli adulti in cambio di poche decine di euro.
La realtà dei bambini che battono il marciapiede
La zona dello stadio è un punto di incontro per coloro che cercano rapporti con sconosciuti: ma oltre a questi ci sono anche numerosi bambini e adolescenti pronti a vendersi. L'inviato ne ha avvicinati diversi, facendogli raccontare le loro storie. Nella maggioranza dei casi si tratta di bambini provenienti dai balcani e dall'est europeo che vivono nel vicino campo nomadi, le cui famiglie vivono in condizioni di miseria e degrado. Alcuni di loro sostengono che i loro parenti sono al corrente della loro attività, mentre altri affermano di prostituirsi di nascosto. Le tariffe richieste per i rapporti sono di poche decine di euro, e tutti si sono detti disponibili a non utilizzare il profilattico con i clienti, in cambio di un pagamento superiore.
Riferiscono di avere numerosi clienti, persone di tutte le estrazioni sociali e di tutte le età, anziani compresi. I rapporti vengono consumati in luoghi appartati nella vicina campagna, oppure in un parcheggio dove a fronte del pagamento di tre euro è possibile disporre di box per le auto che garantiscono discrezione. Una adolescente racconta al cronista la paura che ha provato le prime volte che montava nelle auto dei clienti, temendo che questi potessero farle del male.
"Montavo in auto con sconosciuti, senza sapere quali intenzioni hanno, se mi avrebbero fatto del male - racconta - ma una amica mi rassicurava che i clienti non mi avrebbero fatto del male".
Il caso del bambino di 8 anni
Dopo avere intervistato diversi adolescenti di età compresa tra i 14 ed i 17 anni il giornalista ha fatto salire sulla sua auto un bambino di appena otto anni.
Colpisce il fatto che quando sale in macchina non riesce nemmeno ad allacciare autonomamente la cintura di sicurezza, ma una volta a bordo inizia a parlare di pratiche sessuali come fosse un adulto. Il bambino chiede al cronista il pagamento di 100 euro in cambio di una prestazione, ma quando capisce che l'inviato delle Iene vuole solo parlare si dimostra disponibile al dialogo.
L'intervento delle forze dell'ordine
Dopo aver girato il servizio le Iene si rivolgono alle autorità affinché intervengano per stroncare il giro di prostituzione minorile e affidare i minori ad una struttura protetta. Il servizio si conclude mostrando le auto delle forze dell'ordine che intervengono sul posto, ponendo la parola fine all'agghiacciante situazione.
Pubblicato sulla pagina Facebook della trasmissione televisiva il servizio ha scatenato numerose reazioni da parte degli utenti, che variano dalla commozione all'indignazione. C'è chi segnala che situazioni simili avrebbero luogo anche in altre parti d'Italia. C'è da auspicarsi che le autorità si impegnino a fondo per estirpare il fenomeno, che in molti non si sarebbero aspettati potesse accadere in una città italiana, per di più alla luce del sole, come avviene nei paesi del terzo mondo oggetto di turismo sessuale.