L'altra faccia del terremoto ha come protagonisti i bambini, e racconta storie belle e a lieto fine. Non solo Ciro, 11 anni, e i suoi fratellini Matias, 7 e Pasquale di 7 mesi, sprofondati in un incubo lungo 16 ore, inabissati tra le macerie del palazzo di Casamicciola dove abitavano, e riemersi da miracolati e piccoli eroi. Specie Ciro, ometto valoroso che ha salvato il fratellino Matias dopo la cruciale scossa di lunedì sera, spingendolo sotto il loro letto a castello. E poi dopo ore, l'ha di nuovo spinto, ma in questo caso in superficie, perché i soccorritori salvassero prima lui quando finalmente sono riusciti a raggiungerli.

Infine ha avuto qualche momento di scoraggiamento Ciro, ma poi ce l'ha fatta. Oltre a loro, c'è anche la piccolissima Anna, alla lettera "figlia del terremoto" perché nata prematura alle 2 e 54 della notte. Effetto della scossa di appena 17 secondi che a Casamicciola, ha provocato 2 morti e tanti danni, come a Forio e Lacco Ameno, e complessivamente 42 feriti. Ora Anna è già simbolo della rinascita dell'isola.

Doglie in anticipo per lo spavento

Mamma Regina ha avuto le doglie in anticipo a causa dello spavento per il forte boato che ha accompagnato la scossa. Sarebbe dovuta uscire di conto il 10 settembre. E invece no, Anna è nata, molto prima, alle 2 e 54 di quel tragico lunedì notte, proprio all'ospedale Rizzoli di Lacco Ameno inizialmente addirittura evacuato, poi invece tornato a regime, e dove qualche ora prima, purtroppo, era arrivata morta Lina Balestrieri, la donna di 59 anni schiacciata da un cornicione di una chiesa di Casamicciola.

Poi però è arrivata Regina a partorire, malgrado il buio, il finimondo e il viavai di ambulanze, ed è nata Anna.

'Il terremoto ha dato una scossa anche a lei'

"Il terremoto ha dato una scossa anche a lei", scherza felice mamma Regina, ora che è tornata la serenità. "Ed è la benvenuta" aggiunge la mamma che racconta come Anna si sia subito attaccata al seno.

E' nata dopo i crolli, mentre non lontano da lei c'erano case sbriciolate e tra le macerie altre vite, come i piccoli Pasquale, Ciro e Matias, lottavano per farcela. La bimba che alla nascita pesava 2 chili e 970 grammi, sta bene, ed è la terzogenita della famiglia Di Scala. I fratellini Cristian e Francesca non si sono accorti di nulla e l'indomani sono andati a conoscerla, proprio come accade in situazioni normali.

Simbolo della rinascita di Ischia

Il papà Luciano, che è un dipendente dell'ospedale di Lacco Ameno, ha trionfalmente annunciato la nascita della bambina sulla sua pagina Facebook perché la piccina è già diventata il simbolo della rinascita di Ischia. Lo staff di ostetricia del Rizzoli, infatti, ha saputo fornire la migliore assistenza alla partoriente, proprio mentre era in atto uno sgombero. Anna rappresenta anche la speranza che una vita appena nata sa infondere, di un futuro per l'isola verde di riavvio del turismo a prova di "default" economico. Nella zona dove abita la famiglia ci sono stati molti crolli. Dopo il boato e lo spavento, i coniugi Di Scala hanno preferito dormire nell'abitazione della mamma di Luciano, al piano superiore.

Intorno all'una e trenta, però, a Regina si sono rotte le acque. Di paura ce ne era tanta. Ma hanno raggiunto l'ospedale ed è stata subito ricoverata. "Come padre la gioia è tanta - commenta Luciano - Ma ora penso alla mia terra, la mia Ischia. Ci rialzeremo. Ce la faremo. Guardiamo al dopo. Al domani. Alla rinascita. La mia piccina rappresenta questo: la forza della vita".