Laura Boldrini prosegue la battaglia contro gli haters sui social, ufficialmente iniziata il 14 agosto scorso tramite un post su Facebook in cui annunciava che avrebbe iniziato a denunciare tutti coloro che la offendevano con insulti e altri commenti poco edificanti, per usare un eufemismo. Contattata da Grazia, nota rivista al femminile, la presidente della Camera ha confermato quanto dichiarato sui social network non più tardi di 10 giorni fa, dicendosi contenta per i numerosi attestati di fiducia ricevuti sullo stesso social sotto il post pubblicato prima di Ferragosto.

"Non abbassare la testa contro i violenti"

Lasciando un breve commento alla decisione assunta di denunciare le persone che avrebbero continuato ad insultarla sui social, Laura Boldrini alla rivista Grazia ha ribadito che esiste "una maggioranza silenziosa che non offende e non insulta". Queste stesse persone devono affrontare con decisione gli haters, chiamati anche "leoni da tastiera", sebbene il primo termina meglio identifica coloro che in passato e ancora oggi hanno invocato l'uccisione della presidente della Camera tramite l'acido.

Sempre a Grazia, l'ex parlamentare di Sinistra Ecologia e Libertà ha ribadito la propria gratitudine nei confronti di chi l'ha appoggiata fin da subito nella sua battaglia legale contro chi sa esprimere unicamente violenza sui social, sia che l'obiettivo sia lei, sia che la vittima siano persone spesso senza un volto, troppo fragili o ancora piccole per difendersi concretamente.

La presidente aveva già ringraziato pubblicamente i suoi sostenitori, rispondendo direttamente sotto il proprio post, rilanciando l'hashtag che in pochi giorni è divenuto virale #AdessoBasta.

Ieri ad Arquata del Tronto

In occasione della messa di suffragio per le vittime del terremoto di Arquata del Tronto era presente anche Laura Boldrini.

Insieme a lei c'era anche il ministro degli Interni Minniti ed il sindaco di Amatrice. La Boldrini ha mantenuto la promessa di esserci durante l'importante ricorrenza del 24 agosto, quando nel Centro Italia la terra ha tremato, mietendo numerose vittime innocenti.

Ad un anno di distanza l'Italia continua ad essere flagellata dal terremoto.

Ad Ischia sono morte due donne ma il bilancio sarebbe potuto essere ancora più tragico se i vigili del fuoco non avessero salvato un'intera famiglia con tre bambini nel comune di Casamicciola, dove si sono registrati i danni più gravi.