La risposta russa all'attentato terroristico alla Rambla di Barcellona seguito poi, nella notte, da quello di Cambrils (che ha provocato 13 vittime e 85 feriti di cui 15 in gravi condizioni), non si è fatta attendere. Che si sia trattato di una ritorsione paragonabile ad una vendetta, sembra essere abbastanza chiaro.

Raid delle forze aeree russe

Il ministro della difesa russo Shoigu ha reso noto che le forze aeree russe hanno intercettato, ed in seguito distrutto, un convoglio di veicoli di terroristi islamici diretti verso la città siriana di Deir-ez Sor.

Questa città, abitata prevalentemente dalla popolazione armena e sviluppatasi economicamente grazie alla scoperta del petrolio nel vicino bacino del Khabur, il 17 gennaio del 2016 è stata invasa dai militanti del Daesh che vi hanno compiuto una vera e propria strage uccidendo almeno 300 civili, in maggioranza donne, bambini e anziani. Centocinquanta di essi sono stati decapitati, mentre altri quattrocento rapiti. Ultimamente è diventata il punto di ricongiungimento di tutti i foreign fighters provenienti da tutto il mondo che cercano, in ogni modo, di trasformarla come l'ultima loro roccaforte siriana.

Fuoristrada e veicoli blindati

Nell'attacco, sono stati distrutti circa venti veicoli fuoristrada muniti di armi di grande calibro e lanciagranate, veicoli blindati compresi carri armati e carri pesanti con munizioni.

Il convoglio è stato letteralmente polverizzato dai bombardieri e dall'aviazione militare delle forze areospaziali russe. I terroristi islamici che hanno perso la vita sono stati più di duecento. A detta di molti analisti internazionali, la guerra contro lo Stato Islamico da parte della coalizione internazionale, darà presto i suoi frutti, ma per l'Europa saranno frutti avvelenati (Barcellona docet).

L'isis ha già perso un quarto di territorio tra la Siria e L'Iraq e la vittoria contro gli jihadisti si avvicina sempre di più, ma il problema è che Daesh non finirà né in Siria né in Iraq.

Infatti, gli uomini del califfato si stanno spostando nell'Africa del nord in paesi come la Libia, la Tunisia e l'Egitto minacciando, sempre di più, l'Europa con nuovi attacchi ed attentati.

Paesi come Il Regno Unito, la Francia, la Germania, i Paesi Bassi, Svezia, Finlandia, Russia e la Spagna sono già stati colpiti. Solo l'Italia, fino ad ora, sembra essere rimasta immune, ma fino a quando? Su Telegram, il canale web di comunicazione utilizzato dai miliziani dell'isis e monitorato da 'Usa Site', le minacce contro il nostro paese si susseguono incessantemente e che un probabile prossimo attacco possa essere imminente non è affatto da escludere.