Tempi duri per gli immigrati negli Stati Uniti a causa delle politiche restrittive che il presidente americano Donald Trump sta mettendo in atto nei loro confronti. Provvedimenti restrittivi che ricalcano perfettamente la logica del suo programma elettorale che vede, come spesso si è espresso nei suoi famosi tweet," America first", che in parole povere significa prima gli americani e poi gli altri. Prima, con il Muslim Ban, ha sospeso gli ingressi per i cittadini di sei paesi a maggioranza islamica per motivi di sicurezza (Iran, Libia, Siria, Somalia, Sudan e Yemen), poi, la costruzione del muro al confine del Messico per evitare l'Invasione dei "Latinos" ed ora, l'abrogazione del programma "Dreamers" voluto dall'ex presidente Barack Obama.
Il ministro della giustizia Jeff Sessions
Ad annunciare la fine della legge voluta dalla precedente amministrazione democratica è stato l'attuale ministro della giustizia Jeff Sessions, il quale ha sottolineato che non verranno più accolte le domande di ammissione al cosiddetto programma "Deferred Action for Childhood Arrivals" che, in qualche modo, proteggeva dall'espulsione i figli di immigrati irregolari. Fortunatamente, gli attuali 800mila che stanno beneficiando del programma non saranno toccati. Si tratta, per la maggior parte, di giovani giunti negli Usa da bambini, assieme ai loro genitori illegali, ai quali è stato concesso un permesso per lavorare o studiare. Immediatamente a Whashington si è tenuta una protesta da parte di alcuni manifestanti che si sono schierati contro il provvedimento con lo slogan:"Trump vai via, levati di mezzo".
Provvedimento incostituzionale
Sempre secondo Jeff Session, il provvedimento del Daca, voluto fortemente da Obama, è incostituzionale poichè legiferare sulla materia riguardante l'immigrazione è di compentenza del Congresso e non dell' Esecutivo e quando fu approvato venne fatto bypassando la Camera dei Rappresentanti e il Senato con un esercizio di autorità anticostituzionale da parte del Governo.
Con il Daca, si è assistito, negli ultimi tempi, ad un aumento di ingressi negli "States" di minori non accompagnati e, di conseguenza, ad una perdita di posti di lavoro per i cittadini statunitensi. Donald Trump, quindi, invita il Congresso ad occuparsi subito del problema dell'immigrazione difendendo a spada tratta la sua decisione presa sul Daca.
La priorità nel procedere nelle riforme sull'immigrazione, ha dichiarato in un tweet il presidente Usa, deve, necessariamente, essere quella di un miglioramento delle retribuzioni, del lavoro e della sicurezza per i lavoratori americani e per le loro famiglie.