Non si placano gli animi inerenti alla situazione coreana. Dopo il recente test nucleare condotto dalla Corea del Nord, il quale ha provocato due scosse sismiche di magnitudo 6.3 e 4.3, ora la preoccupazione arriva a seguito di alcune informazioni fornite dall'intelligence che sta monitorando la situazione sul posto, kim jong un potrebbe aver ordinato la sistemazione di un missile intercontinentale e dopo la recente dimostrazione pubblica, inerente alla bomba ad idrogeno in suo possesso, la situazione sarebbe destinata a peggiorare ora dopo ora anche perché gli USA, unitamente alla Corea del Sud, avrebbero inviato in zona un bombardiere nucleare.

Rilevato movimento sulle coste nord coreane

L'informazione è trapelata grazie agli 007 presenti sul posto e di certo non rassicura gli Stati membri del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Sembrebbe che siano stati rilevati alcuni movimenti sulla costa nord coreana e sarebbero riconducibili ad un probabile spostamento di un missile intercontinentale.

Anche l'Europa deve preoccuparsi di Kim Jong Un

Se fino ad alcuni giorni fa la preoccupazione inerente al possibile conflitto mondiale vedeva come obiettivo principale del dittatore Nord coreano gli USA, alcuni esperti provenienti dalla Francia avrebbero sollevato il problema segnalando che la tecnologia attualmente in dotazione a Kim Jong Un, sarebbe tra poco in grado di raggiungere la Francia o qualsiasi obiettivo in Europa.

Rivelazione queste che stanno creando non poca preoccupazione e che potrebbero coinvolgere a ulteriori stati non ancora esposti al problema.

Cina e Russia dalla parte di Pyongyang

Nonostante l'approvazione inerente all'inasprimento delle sanzioni deciso dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, la Corea del Nord non ha in alcun modo desistito l'avanzamento del suo programma nucleare ed in risposta alle sanzioni, ha fin'ora effettuato un test missilistico ed il recente test nucleare.

La problematica inerente alle attuati sanzioni sarebbero creata dalla Cina, paese che attualmente nonostante le sanzioni, continua a mantenere in asse i rapporti commerciali principali, ossia quelli inerenti a banche e petrolio, e che si è detta contraria ad una eventuale azione militare preventiva da parte degli Stati Uniti, minacciando che avrebbe preso le difese di Pyongyang.

Oltre alla Cina, un ulteriore grattacapo arriva dalla Russia, la quale si dice anch'essa contraria ad ogni tipo di azioni militare, oltre ad essere pronta a difendere la Corea del Nord in caso di attacco americano senza giustificato motivo.