È iniziata nella mattinata di giovedì una imponente esercitazione militare russa che si protrarrà fino al 20 Settembre, alla quale partecipano anche le forze della Bielorussia. Le operazioni denominate Zapad coinvolgono oltre 12mila uomini e 700 mezzi dell'esercito - ma secondo alcune fonti sarebbero di più - e si svolgeranno nei pressi della zona di confine con l'Europa orientale. Si tratta di una esercitazione che la Russia effettua tutti gli anni dai tempi della Guerra Fredda, ma quest'anno le manovre hanno suscitato timori e preoccupazioni, e non sono mancate reazioni da parte occidentale.

Il governo polacco ha deciso di chiudere il proprio spazio aereo a Kaliningrad, mentre gli Stati Uniti hanno fatto alzare in volo i propri caccia per sorvolare i cieli dello stesso mare.

Tensione ai confini

Le esercitazioni, che andranno avanti per una settimana, avranno luogo in sei poligoni di tiro messi a disposizione dalla Bielorussia - fedele alleato della Russia di Putin - ed in tre regioni russe: a Kaliningrad, enclave russa che confina con la Polonia e si affaccia sul Mar Baltico, e nelle regioni di Pskov e Leningrado, non distanti dai confini di Estonia e Lettonia, paesi dove la Nato alcuni mesi fa ha inviato quattro battaglioni di soldati.

Il Cremlino sostiene che non si tratta di manovre 'né difensive né offensive', ma di una normale esercitazione per mettere alla prova le riforme militari.

Ma il clima di tensione è evidente, anche perché quei paesi dell'area che un tempo facevano parte dell'Unione Sovietica e oggi sono politicamente più vicini all'Europa e agli Usa che alla Russia sostengono che l'operazione non coinvolga poco più di 12mila uomini, ma un numero compreso tra gli ottanta ed i centomila. Secondo la Russia però questi numeri comprenderebbero anche uomini della protezione civile impegnati in altre operazioni.

L'entità delle forze in campo è importante perché secondo un accordo internazionale - il documento di Vienna - quando vengono dispiegati oltre 13mila soldati è prevista la presenza di osservatori. I numeri dichiarati da Putin sarebbero poco inferiori.

Timori eccessivi e infondati?

Il Centro per l’analisi politica europea recentemente ha dato vita ad una sezione specificamente dedicata a Zapad, dove l'avvio delle operazioni è stato vissuto con forte tensione.

Chi teme che l'operazione possa essere il preludio di futuri conflitti evidenzia come le operazioni dell'esercito russo in Georgia nel 2008 ed in Ucraina nel 2014 fossero precedute da esercitazioni. Ma gli analisti internazionali gettano acqua sul fuoco, sottolineando come ad oggi le zone di confine vicine ai luoghi delle esercitazioni non siano interessate da situazioni che mettano a rischio gli interessi russi, inoltre l'opinione pubblica russa sarebbe contraria a nuovi impegni militari.