La bimba di quattro anni morta per malaria a Brescia è il primo caso di malaria autoctona da 20 anni. Bisogna tornare indietro fino al 1997 per trovare un caso analogo.

La famiglia non era stata all'estero, quindi si parla appunto di "autoctono" in quanto è stata contratta sul posto la malattia.

Si è subito cercato di capire come la bimba possa aver contratto la malattia. Nessun viaggio ai tropici o in zone dell'Africa maggiormente colpite dalla malaria. La famiglia si era limitata ad un viaggio in Veneto.

La risposta sembra essere arrivata, quando si è notato che la bambina dopo ferragosto era stata ricoverata all'ospedale Santa Chiara di Trento.

Per la precisione nel reparto di pediatria, dove vi erano due ragazzini che avevano contratto la malaria in Africa.

Un fatto gravissimo che dimostrerebbe come la bambina sia stata colpita dalla malattia proprio in un ospedale.

La Lorenzin ha difatti dichiarato "Dalle prime indicazioni che abbiamo avuto pare che la bambina potrebbe aver contratto la malaria in ospedale, a Trento".

Il ministro della salute ha deciso di inviare degli esperti per capire meglio cosa sia accaduto.

La Lorenzin ha concluso dichiarando "Dobbiamo accertare se c'è stato un contagio di sangue o se invece la malaria può essere stata contratta in altro modo".

Le zanzare in Italia

La zanzara che trasmette la malaria in Africa non è presente sul territorio nazionale.

Pochi sanno che tra le varie tipologie presenti sulla penisola, vi è una zanzara in grado di trasmettere la malattia. Oltre alla ormai famosa zanzara tigre vi sono altre zanzare meno conosciute.

Si sta appunto parlando della zanzara Anopheles, riconoscibile per la sua posizione obliqua nel momento della puntura.

Secondo Giampiero Carosi, esperto in malattie infettive e tropicali dell'Università degli Studi di Brescia, in Italia vi sono zanzare in grado di trasmettere la malaria.

Sarebbero esemplari poco adatti alla trasmissione del Falciparum ma in grado di trasmettere la malaria.

In Italia, la maggior parti di episodi, sono di solito legati ai turisti che tornano dalle vacanze in Africa. Si tratta dell'effetto "bagaglio", ovvero di zanzare provenienti dall'Africa in grado di colpire, in quanto trasportate dal viaggiatore.

L'episodio ha sicuramente sconvolto tutti a livello nazionale, infatti anche la magistratura di Brescia ha aperto un'indagine a riguardo. L'intento è cercare di capirne di più sull'accaduto.