Bologna. Un’altra violenza sulle donne. L’ennesima di questa estate che sta per terminare. Stavolta non è il femminicidio di Noemi perpetrato dal fidanzato vicino a Lecce, né lo stupro dei carabinieri a Firenze oppure quello del gruppo di giovani di origine africana a Rimini ai danni di una turista polacca e di una transessuale peruviana. Non c’è una violenza fisica, ma mentale, un accanimento durato ben cinque anni. Per un periodo così lungo un uomo, che aveva inizialmente frequentato l’ambulatorio di una giovane psicologa come paziente, l'ha tormentata con ogni mezzo possibile permesso dalle nuove tecnologie: telefonate, email, messaggini dal cellulare.
Insomma, si era “pazzamente” innamorato di lei.
Dopo le prime sedute, la donna lo ha allontanato dal suo studio
Ovviamente la donna che lo aveva preso in cura, dopo le prime sedute, ha capito cosa stava passando nella testa di quell’uomo e lo ha allontanato dallo studio. Ma non è certamente bastato. Lui ha continuato imperterrito arrivando a chiedere di continuare la terapia, in preda a un’ossessione morbosa che lo tormentava così spesso da fargli mandare messaggi a cadenza oraria. A nulla sono servite le “misure” prese dalla psicologa che è riuscita a impedirgli di telefonargli e ha fermato le mail. Sfortunatamente, dalla parte opposta c’era un esperto di informatica che ha cambiato continuamente account riuscendo a inviare a lei e perfino a suoi amici e conoscenti brani dei loro primi colloqui registrati segretamente, rapporti sessuali che si era creato solamente nella sua mente e perfino parecchie foto nelle quali lui appariva completamente nudo. Davvero troppo.
Ora lo stalker è agli arresti domiciliari vicino a Trento
Giunti ormai a un punto senza ritorno, la psicologa ha deciso di denunciarlo per stalking per tentare di fermarlo, ma nemmeno il divieto di frequentarla o chiamarla rivoltogli direttamente da parte della polizia lo scorso maggio lo ha fermato. Ha continuato per altri mesi a perseguire la sua folle volontà di avere rapporti sessuali con quella donna che invece lo temeva e lo detestava dopo che quel maledetto ex paziente gli aveva rovinato la vita per interi anni a ogni ora del giorno e della notte.
Ora, finalmente, forse questa triste storia è finita: le indagini della polizia postale hanno permesso di mettere lo Stalker agli arresti domiciliari nella sua residenza in provincia di Trento. Perlomeno a una grande distanza chilometrica da Bologna.