Il clown assassino Pennywise, protagonista di “It”, pellicola tratta dal romanzo di stephen king, non sta terrorizzando solo il pubblico di tutto il mondo ma ha anche fatto saltare sulla sedia il management della divisione russa di Burger King, il colosso mondiale del fast food, che ha chiesto la sospensione delle proiezioni del film in tutta la Federazione. L'edizione 2017 di It, che riprende una serie realizzata nel 1990 negli Stati Uniti, ha incassato oltre 14 milioni di dollari nella sola Russia .
McDonald ha depositato un reclamo presso l'authority russa anti-monopolio
Presso la Fas, l’authority anti-monopolio russa, è stato infatti depositato un reclamo da parte di Burger King in cui si sostiene che il pagliaccio, interpretato dall’attore svedese Bill Skarsgard, sarebbe in tutto e per tutto uguale a Ronald McDonald, la mascotte della catena rivale: la pellicola costituirebbe un atto di pubblicità occulta.
Secondo quanto scritto nel reclamo, la somiglianza non si rileva solo nel personaggio ma anche “nei colori e nei palloncini” con i quali il clown cannibale attira i bambini dell’immaginaria città di Derry. La somiglianza sembra remota ma la Fas ha deciso di prendere in esame il reclamo: il vice direttore dell’autority, Andrej Kashevarov, ha affermato la pellicola sarà visionata per determinare se vi sia o meno la presenza di pubblicità occulta e di conseguenza se si possano ravvisare violazioni nella legislazione russa in materia.
Da segnalare che su Youtube circola dallo scorso aprile una parodia, “It – McDonald’s Edition”, che vede la presenza di Ronald McDonald in versione originale.
Protestano i clown di San Pietroburgo
Burger King non è la sola ad avere espresso perplessità e proteste: anche la troupe teatrale “Komik-Trest”, di San Pietroburgo, aveva chiesto il divieto di proiezione del film prima ancora della sua uscita nelle sale.
Secondo Komik-Trest, il film rappresenta una possibile denigrazione della professione di clown: “Abbiamo trent’anni di esperienza, questi film non fanno altro che gettare fango sulla nostra professione oltre a offendere i nostri sentimenti”.
Contrarietà anche dal Circo di Ekateringburg
Strali in arrivo anche da Anatolij Marchesky, deputato di Svedlovsk e direttore del Circo di Ekaterinburg, che è arrivato a temere possibili atti di emulazione, tanto da chiedere al pubblico di non usare una figura come quella del pagliaccio per arrivare a commettere crimini a danno dei bambini.