Un caccia eurofighter Typhoon dell’Aeronautica Militare italiana è precipitato in mare oggi a Terracina, durante un air show che avrebbe dovuto vedere anche la partecipazione delle Frecce Tricolori: il pilota, capitano Gabriele Orlandi, non è riuscito a eiettarsi in tempo ed è deceduto. I soccorritori sono riusciti a recuperare il suo corpo. L’air show è stato immediatamente annullato, lo speaker della manifestazione ha prima chiesto al pubblico di restare ai propri posti per consentire la massima rapidità nei soccorsi, poi di allontanarsi con calma.

Il deflusso del pubblico è stato abbastanza regolare anche se si sono registrati alcuni malori dovuti al forte spavento.

L’Aeronautica Militare ha annunciato l’apertura di un’inchiesta per stabilire le cause dell’incidente. Sul web, già pochi minuti dopo l’impatto dell’aereo, sono circolati diversi video: l’Eurofighter del capitano Orlandi stava simulando uno “scramble”, l’intercettazione di un velivolo potenzialmente ostile, con tutte le manovre che possono essere attuate durante un simile intervento. Cabrate, picchiate, tonneaux, virate strette, looping. Proprio alla fine di un looping, manovra comunemente conosciuta come “giro della morte”, il velivolo del capitano Orlandi non si è riportato in posizione orizzontale e si è schiantato sulla superficie del mare.

Una delle riprese offre una prospettiva che potrebbe risultare utile per stabilire le cause dell’incidente, oltre ovviamente all’analisi delle scatole nere: nelle immagini si vede chiaramente come alla fine del looping l’aereo continui a puntare verso il mare e di come, pochi secondi prima dello schianto, il capitano Orlandi abbia azionato il postbruciatore; proprio pochissimi istanti prima di impattare, la fiammata che esce dall’ugello diventa molto viva, come se il pilota abbia tentato di dare tutta la potenza possibile al reattore, senza però riuscire a salvarsi.

La compagna del pilota colta da malore

Tra le migliaia di persone che seguivano l’air show dalla riva del mare vi erano anche i genitori e la fidanzata del capitano Orlandi: quest’ultima subito dopo l’impatto dell’aereo è stata colta da malore e ha perso i sensi, è stata immediatamente soccorsa e trasportata in ospedale da un’ambulanza del 118.

Il sito web dell’Aeronautica Militare è listato a lutto. Nella home page compare un comunicato stampa che conferma il ritrovamento del corpo del pilota e annuncia l’avvio delle procedure per accertare le cause dell’incidente. “Il Ministro della Difesa, senatrice Roberta Pinotti – riporta il comunicato - e il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Claudio Graziano si uniscono al Capo di Stato Maggiore dell'Aeronautica Militare, Generale di Squadra Aerea Enzo Vecciarelli nell'esprimere vicinanza e cordoglio alla famiglia ed alle persone più care e vicine al giovane pilota”.

Il caccia Eurofighter Typhoon

L’Eurofighter Typhoon è un caccia multiruolo di quarta generazione con ruolo primario di caccia intercettore e da superiorità aerea.

E’ entrato in servizio nel 2003, i primi velivoli sono stati assegnati all’Aeronautica Militare nel 2004. E’ un velivolo molto agile, progettato soprattutto per i combattimenti aria-aria, ed è considerato secondo solo allo F-22 Raptor. Le migliorie adottate negli anni successivi all’entrata in servizio hanno permesso all’Eurofighter di sostenere missioni anche aria-superficie.

I primi combattimenti reali sono avvenuti nel 2011 quanto la Royal Air Force britannica e l’Aeronautica Militare hanno compiuto azioni di ricognizione e bombardamento a terra in Libia. E’ utilizzato, oltre che dalle forze armate italiane e inglesi, anche dalla Luftwaffe tedesca, dall’Ejercito del Aire spagnolo, dalla Luftstreitkräfte austriaca e dall’aviazione saudita.

Il caccia precipitato a Terracina apparteneva al Reparto Sperimentale di Volo, con sede a Pratica di Mare, in provincia di Roma. Si tratta del reparto responsabile delle prove in volo e a terra di tutti i velivoli e i materiali di volo di cui l’Aeronautica Militare in possesso o intende acquisire. Si tratta quindi del reparto incaricato di portare “al limite” tutti i mezzi e i materiali in dotazione all’Aeronautica per consentire il loro utilizzo con la massima efficacia in ogni condizione anche metereologica.

Il capitano Gabriele Orlandi era nato a nel 1981 a Cesena. Dal 2007 era pilota dell’Aeronautica Militare e aveva svolto diverse esperienze, anche all’estero, compresa una negli Stati Uniti proprio per prepararsi all’assegnazione al Reparto Sperimentale di Volo.