Visita ufficiale del ministro Pinotti in Turchia. Primo appuntamento istituzionale il colloquio con il collega turco, Fikri Isik, su temi di notevole interesse, sicurezza e difesa internazionale. Tappa centrale del viaggio è stata, comunque, la visita al contingente italiano dell’operazione “Sagitta”, nel pomeriggio di mercoledì. Un contingente - impegnato nella difesa dei confini sudorientali dell’Alleanza, proprio lungo il confine turco-siriano - che si integra con il sistema Patriot, messo a disposizione con le medesime finalità dalla Spagna, nella vicina città di Adana.
Roberta Pinotti ha raggiunto Kahramanmaras, dove è stata accolta dall'ammiraglio di squadra Giuseppe Cavo Dragone, comandante del Comando operativo di vertice Interforze.
Verso la realizzazione di un centro operativo a Napoli
L’Italia, nell’ambito del Natinamds, su richiesta avanzata dalla Turchia, contribuisce attivamente alla difesa degli spazi aerei e territoriali dell’Alleanza contro un'eventuale minaccia missilistica dai territori della Siria. Il ministro ha spiegato che l'Italia sostiene con determinazione l'impegno della Nato a Est e a Sud. Dalla Turchia, l’Italia ha ottenuto l’appoggio per la realizzazione di un centro operativo a Napoli, che si occupi del coordinamento delle operazioni dell’Alleanza Atlantica nel Mediterraneo.
Nel corso della permanenza a Istanbul, Roberta Pinotti ha visitato il Salone Idef 2017. La presenza dell'Italia in Turchia è imponente, con una batteria antimissile "Samp-T" e un contingente di 130 unità dell’Esercito, in prevalenza appartenenti al IV Reggimento artiglieria contraerei “Peschiera” e al Comando artiglieria contraerea di Sabaudia.
'Non si può sguarnire la Difesa'
Al rientro in Italia, il ministro della Difesa ha sottolineato che "in un contesto di terrorismo e crisi internazionali non si può sguarnire la Difesa. Non dobbiamo tagliare ma incrementare in modo ragionevole e questo significa porre il tema della Difesa al livello europeo”. Roberta Pinotti alla presentazione del libro “L’ultimo contratto.
Diario metalmeccanico” di Antonello Di Mario, nel pomeriggio di ieri, nella sede nazionale della Uil, ha aggiunto che “il mondo del lavoro che ruota attorno alla Difesa ha una grande importanza” e ha evidenziato: “il sistema Difesa intreccia il sistema industriale, ma non è facile parlare in Italia di Difesa, di spese per la Difesa”.
Coalizione anti Daesh, meeting a Copenaghen
In tema di nuove iniziative di contrasto al terrorismo, nei giorni scorsi si è tenuto un meeting dei ministri della Difesa della Coalizione ristretta anti Daesh, a Copenaghen. L'acronimo arabo Daesh è equivalente a Isis. Alla riunione hanno partecipato, oltre al Ministro Roberta Pinotti, anche le delegazioni di Australia, Belgio, Canada, Francia, Germania, Iraq, Olanda, Nuova Zelanda, Norvegia, Spagna, Turchia e Regno Unito.
I lavori sono stati introdotti da Claus Hjort Frederiksen, ministro della Difesa della Danimarca, e James Mattis, segretario della Difesa degli Stati Uniti d'America. È stato detto che negli ultimi tempi "Daesh ha perso terreno", ritirandosi sia in Siria che in Iraq. I ministri partecipanti alla riunione si sono confrontati apertamente anche sulla sicurezza europea. L'Italia ha aderito sin dall'inizio alla coalizione, con la missione Prima Parthica: schierati tra Kuwait e Iraq circa 1.400 militari con compiti di addestramento delle forze di polizia locali. Militari che appartengono a tutte le forze armate. L'addestramento delle forze di sicurezza curde, Peshmerga, e irachene si tiene nelle città di Erbil, nel Kurdistan, Baghdad, in Iraq.