A mezzanotte del 23 settembre 2017 è stata pubblicata la "correzione formale" a Papa Francesco per i probabili errori contenuti nell'esortazione post-sinodale Amoris Laetitia. Una lettera era già stata inviata al pontefice l'11 agosto scorso, ma non avendo ricevuto risposta i firmatari della suddetta missiva che accusano il Capo della Chiesa di sette eresie hanno proceduto con la sua pubblicazione.

Fra le sessantadue firme (di cui 40 sono i primi sottoscrittori, mentre gli altri si sono aggiunti recentemente), compare anche quella di Ettore Gotti Tedeschi, ex presidente dello Ior (Istituto per le Opere di Religione).

In sostanza, si tratta di persone ricollegabili a quell'aria conservatrice ostile a Papa Bergoglio.

Chi sono gli accusatori?

Quella dell'eresia, nel mondo cattolico, è un'accusa pesante, poiché si riferisce a qualcuno che, sebbene si dichiari cattolico, rifiuta la dottrina della Chiesa. Per la gravità delle accuse e della situazione, questo episodio non ha precedenti nella storia recente.

Tra i sottoscrittori della lettera - per la precisione sessantadue (di cui molti studiosi laici, giornalisti e blogger di 20 nazioni diverse) - resa nota negli Stati Uniti dal Rorate caeli, un sito ultra-tradizionalista, e in Italia dal blog di Sandro Magister, spuntano i nomi dell'ex presidente della "banca vaticana" Ettore Gotti Tedeschi, il vescovo svizzero Bernard Fellay e Roberto de Mattei, ex vicepresidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche del governo italiano.

Non sono, dunque, emersi i nomi di Raymond Burke, l'arcivescovo statunitense, o altri vescovi, che in passato avevano preso simili posizioni critiche.

La lettera

La lettera porta un titolo latino: "Correctio filialis de haeresibus propagatis", tradotto letteralmente "Correzione filiale in ragione della propagazione delle eresie".

In essa - scrivono i firmatari - Papa Bergoglio ha assunto posizioni ed espresso proposizioni eretiche - dirette o indirette - concernenti il matrimonio, la vita morale e la recezione dei sacramenti. Il tutto è contenuto nell'ultima enciclica, intitolata Amoris laetitia, pubblicata nell'aprile dello scorso anno, ma anche in altre parole, atti e omissioni del pontefice.

Le riflessioni

Nella lettera, gli accusatori sostengono che con Amoris laetitia, Bergoglio abbia causato un vero e proprio scandalo della Chiesa, per ciò che concerne la morale e la fede. Errori, dai quali sono derivati altri errori ed eresie nel mondo della Chiesa.

In sostanza, essi accusano il Papa, innanzitutto, per il suo atteggiamento di apertura nei confronti di quanti si sono sposati in chiesa, hanno divorziato o - attualmente - vivono un'altra relazione. Nella fattispecie, i cattolici conservatori sostengono che sia un'eresia affermare che i separati, i quali sono alle prese con una nuova relazione non siano in condizione di peccato mortale.

Gotti Tedeschi, in una conversazione con l'ANSA ha difeso la sua posizione, sostenendo che la sua non è accusa nei confronti del Papa e della Chiesa intera, ma un atto che deve indurre a riflettere.