Un ingegnere sessantaduenne di Albavilla, in provincia di Como, da tempo in cura perché soffriva di depressione e, dunque, non affetto da una malattia incurabile, ha scelto di andare a morire in Svizzera attraverso il suicidio assistito praticato in una struttura. Il pm della Procura di Como, Valentina Mondovì, ha aperto un'inchiesta: dovrà accertare quali siano i requisiti necessari per poter accedere al suicidio assistito, entrare probabilmente in possesso delle cartelle cliniche dell'ingegnere e interrogare gli inquirenti svizzeri sul loro probabile coinvolgimento e parlare, conseguentemente, di reato che - al momento - è istigazione al suicidio.

La salma è tornata in Italia giovedì scorso.

La lettera

Poco prima di partire, l'ingegnere ha inviato una missiva ai servizi sociali mettendoli al corrente delle sue intenzioni. Tuttavia, è stata appurata la presenza di un amico del sessantaduenne che lo avrebbe accompagnato a Chiasso, dove l'uomo ha poi preso il treno diretto a Zurigo.

I precedenti

Si tratta, palesemente, di un caso completamente differente da quello di Dj Fabo, ormai ceco e tetraplegico in seguito ad un incidente stradale, e fu accompagnato a morire in una clinica elvetica dall'esponente radicale Marco Cappato. Per questo, sarà fondamentale capire se l'amico che si è aggregato all'ingegnere, accompagnandolo a Chiasso, fosse consapevole delle reali intenzioni dell'amico.

A tal proposito, viene citato l'articolo 115 del codice penale elvetico, secondo il quale, chiunque istighi al suicidio, per egoismo, è punito o con una pena detentiva fino a cinque anni o con una pena pecuniaria. In caso contrario, non accade nulla di tutto ciò, se la persona che decide di morire esprime liberamente il suo desiderio e, soprattutto, sia sicuro che si tratti di una decisione ben ponderata.

L'eutanasia in Europa

Analogamente, nell'estate del 2015, il caso di "Laura", nome fittizio di una ragazza ventiquattrenne, che aveva scelto di morire, ottenendo l'eutanasia dall'autorità belga, perché depressa, aveva suscitato scalpore e alimentato discussioni.

In Olanda, siffatta legge sull'eutanasia è entrata in vigore a partire dal 1 aprile 2002.

Secondo le cifre stimate dal NVVE, le persone che scelgono di morire con l'eutanasia sono aumentate e aumentano costantemente e considerevolmente.

Sono ammessi alla procedura i malati terminali di tumore, ma attualmente sta crescendo la soglia di soggetti affetti da malattie mentali, depressione in modo particolare. Pertanto, sarà determinante comprendere se una tale procedura è ammessa anche nella regione elvetica.

Dopo l'Olanda, la legge sull'eutanasia è stata approvata dal Belgio nello stesso anno e nel 2008 dal Lussemburgo. Al contrario, in Italia si parla di una legge sul "Fine vita", che permette la stesura del biotestamento.