Un’autobomba ha ucciso la giornalista Daphne Caruana Galizia, che stava indagando sui MaltaFiles. La notizia è stata diffusa da Times of malta, citando anche le fonti di quanto è accaduto. La giornalista che viveva a Bidnija, poco distante da dove è avvenuta l’esplosione era nota per le sue inchieste giornalistiche, e per aver dato per prima la notizia che gli stretti collaboratori del premier maltese, Joseph Muscat, erano coinvolti nei Panama Papers.

La giornalista è rimasta vittima dopo che la sua auto è esplosa nella zona centro-settentrionale di Malta, il pomeriggio del lunedì 16 ottobre.

Secondo i media locali il corpo della giornalista sarebbe stato trovato carbonizzato al posto di guida e che l'allarme l'avrebbe dato suo figlio, che avrebbe sentito l'esplosione vicino casa.

Le sue ultime parole: 'Situazione disperata'

Diverse volte la 53enne Galizia aveva denunciato di aver ricevuto delle minacce di morte ed anche oggi, 30 minuti prima della tragedia aveva scritto il suo ultimo post, che diceva: "Situazione disperata". La giornalista gestiva il suo blog personale Running Commentary, dove scriveva le sue inchieste e dove aveva scritto approfonditamente sulla corruzione del governo di Malta, indagando sui coinvolgimenti presunti di alcuni esponenti politici nei cosiddetti "Panama Papers".

Durante quest'anno, la giornalista maltese sempre nelle pagine del suo blog, aveva scritto di uno scandalo che riguardava sempre il governo, dichiarando che la società panamese Egrant era di proprietà della moglie del primo ministro di Malta. Dopo le sue rivelazioni, a giugno, il Paese è andato ad elezioni anticipate, elezioni che ancora una volta sono state vinte dai Laburisti di Joseph Muscat.

Chi era Daphne Caruana Galizia?

Daphne Caruana Galizia è stata alla direzione della rivista Taste&Flair ed i suoi inizi della carriera risalgono al 1987, nell'edizione della domenica del Times of Malta e poi era diventata condirettore del Malta Indipendent. Era stata definita come una delle 28 personalità di "agitazione" in Europa, ed è stata a capo di un'inchiesta internazionale che sosteneva che "Malta fa da base pirata per l'evasione fiscale in Ue".

Tramite un tweet, il primo ministro Muscat ha espresso il suo dispiacere per quanto accaduto, dicendo che anche se lei è stata critica contro di lui ed il suo governo, non si può giustificare questo atto barbaro, e che cercherà di fare giustizia a riguardo. Sempre su Twitter, ha espresso il suo cordoglio anche il presidente del Parlamento Europeo, Antonio Tajani, il quale ha condannato l'attentato, considerandolo come un tragico esempio di sacrificio di una giornalista che era alla ricerca della verità.