"Se la Corea del Nord dovesse utilizzare un'arma nucleare, la risposta degli Stati Uniti sarà massiccia". Questo il monito lanciato dal segretario della Difesa statunitense, James Mattis. Questi, che nel frattempo è al lavoro in vista dell'approdo del Presidente Trump a Seul, in Corea del Sud, ha anche aggiunto che: "Un attacco verso un nostro alleato o verso gli Stati Uniti d'America verrà sconfitto. L'uso di armamenti nucleari da parte del regime della Corea del Nord avrà una risposta militare travolgente, massiccia, efficace".
Portaerei in movimento nel Pacifico
Queste dichiarazioni sono state rilasciate in vista dell'arrivo del Presidente Donald Trump, e dopo aver effettuato importanti manovre navali. Il dispiegamento di tre portaerei nell'Oceano Pacifico, infatti, è stato comunicato dal dipartimento della Difesa degli Stati Uniti. Dana White, portavoce del Pentagono, durante una conferenza a Washington ha affermato che: "Quest'azione non deve essere vista come una risposta ad una qualsiasi minaccia, ma deve essere letta come una dimostrazione di una cosa che nessun altro, oltre agli Stati Uniti, è in grado di fare".
Le portaerei che in questi minuti si stanno muovendo nel Pacifico sarebbero, secondo un comunicato diramato dall'esercito americano, le Uss Nimitz, Uss Reagan e Uss Theodore Roosevelt.
Le tre navi militari sono scortate ciascuna dal proprio gruppo di combattimento. Il Presidente Donald Trump partirà tra poco per una serie di incontri che lo vedranno impegnato per la prima volta in Asia.
Dichiarazione di forza degli USA
I recenti test nucleari della Corea del Nord hanno generato molta preoccupazione in tutta la zona del Pacifico, costringendo il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite a condannare le azioni del regime di Kim Jong-un e ad approvare nuove sanzioni nei confronti di Pyongyang.
"La manovra degli USA potrebbe essere vista come una dimostrazione di supremazia da parte degli Stati Uniti - ha detto il generale Kenneth McKenzie, responsabile del Comando di stato maggiore degli Stati Uniti - ma in realtà deve essere letta solo come l'opportunità di far agire contemporaneamente i tre gruppi di portaerei".
Esercitazione prevista da tempo
"Il movimento di tre portaerei simultaneamente non si programma dalla sera alla mattina, e non è la conseguenza dei delicati rapporti tra gli Usa e il regime nordcoreano", ha sottolineato il generale McKenzie, prima di concludere affermando: "basti pensare che era dal 2007 che non venivano movimentate tre portaerei in contemporanea, ma sicuramente questa situazione aiuterà a tranquillizzare gli alleati nella regione del Pacifico".