Quanto successo negli Stati Uniti ad opera del regista produttore Weinsten ha fatto molto discutere. Il comportamento molesto di quest'uomo nei confronti delle donne sembra essere venuto fuori tutto insieme. Ma sono più di 20 anni che il magnate americano opererebbe in questo modo, eppure solo ora è stato messo alla gogna.

'Asia non abbandonare l'Italia'

Lo scandalo Weinsten non ha interessato solo il mondo dello spettacolo, ma anche quello della politica, almeno in Italia. La presidente della Camera Laura Boldrini ha voluto dire la sua su quanto accaduto a asia argento, dimostrandole solidarietà.

La terza carica dello Stato è intervenuta in base alle dichiarazioni dell'attrice, la quale ha espresso il desiderio di lasciare l'Italia. "Cara Asia non è il momento di arrendersi, devi restare in Italia, la stragrande maggioranza delle donne ti appoggerà", con queste parole la Boldrini le ha dimostrato la sua vicinanza personale e politica. In un'intervista al quotidiano Corriere della Sera la "presidenta" esprime la necessità di dover fare squadra tra il genere femminile, in ogni ambito della vita sociale, dalla politica allo sport passando per lo spettacolo. Alla Camera dei Deputati la Boldrini si è resa protagonista dell'istituzione del "caucus delle donne", un gruppo parlamentare interpartitico che raggruppa solamente le donne con la finalità di discutere dei problemi che affliggono il sesso femminile.

Forma di associazione copiata dagli Stati Uniti, dove già esiste da tantissimo tempo. In questo modo, sostiene il presidente della Camera, le donne possono confrontarsi su vari temi tra cui proprio quello degli abusi e Molestie da parte degli uomini. L'istituzione di un gruppo di donne interpartitico può essere utile e democratico se la stessa cosa fosse permessa anche gli uomini, anche se non sarebbe immune da critiche.

'Il problema sono gli uomini'

La terza carica dello Stato sembra che ne faccia una questione di genere. Non più quindi il "mostro" di Hollywood ma "gli uomini e il loro comportamento". La Boldrini si indigna per i commenti che ha letto sulla vicenda dell'attrice italiana, come "aveva la minigonna" o "Asia Argento è stata provocante".

Per la presidente si tratta di espressioni inaccettabili e auspica di spostare l'attenzione dalle vittime ai colpevoli, che a suo dire sarebbero gli uomini, tutti. Speriamo che dietro a queste parole non ci sia un piano di contrapposizione di generi, alla femminista maniera.